L’attesa è finita, stasera andrà in onda in prima serata su Rai 1, La Storia, la fiction di Francesca Archibugi tratta dal romanzo di Elsa Morante.
Da tempo le principali città italiane sono tappezzate di manifesti e locandine che raffigurano il volto dell’attrice protagonista, Jasmine Trinca, nei panni di Ida Ramundo.
I tram di Milano sono ricoperti di immagini che riportano la data della messa in onda “Lunedì otto gennaio” e le vie di Roma non sono da meno. Si cerca di ricreare la stessa dimensione di attesa popolare che, nel 1974, suscitò il romanzo di Morante lanciato con un’anticipazione su Il Messaggero e in seguito venduto in edizione economica al prezzo di 2mila lire per volontà della stessa autrice.
Fu pubblicato con una tiratura iniziale di diecimila copie, il 20 giugno 1974, e divenne un caso letterario senza precedenti nel nostro Paese. Si calcola che uscirono oltre 350 articoli di giornale dedicati al libro - recensioni favorevoli o stroncature, poco importa - quel che conta è che fu un grande romanzo popolare, come non se ne vedevano da tempo nella nostra tradizione letteraria.
La Storia di Morante: dal libro alla fiction tv
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La Storia di Elsa Morante fu un romanzo dibattuto, di cui si parlava persino nei bar, nei locali, sui tram e nelle stazioni ferroviarie, fatto che mai era accaduto prima - e tuttora raramente accade - per un libro. Il romanzo di Morante divenne, insomma, un fenomeno popolare capace di creare scandalo e destare opinioni forti - purtroppo non sempre positive, come ci ricorda la critica avvelenata di Pier Paolo Pasolini che segnò l’inizio del declino dell’amicizia tra lui e la scrittrice.
Era il terzo romanzo di Morante dopo diciassette anni di silenzio; la scrittrice, all’epoca sessantaduenne, aveva solo un fermo proposito: pubblicare un romanzo che fosse letto da tutti, da adulti e bambini, da poveri e ricchi. La ragione popolare de La Storia di Elsa Morante è la stessa alla base della nuova serie tv, secondo adattamento televisivo dell’opera dopo la miniserie di Luigi Comencini andata in onda, sempre sulla Rai, nel 1986.
Il libro, cinquant’anni fa, uscì con in copertina una foto di Robert Capa e un sottotitolo eloquente “Uno scandalo che dura da diecimila anni”. All’interno, in esergo, Morante inserì una frase ancora più incisiva che si propone in continuo dialogo con la nostra attualità:
“Non c’è parola, in nessun linguaggio umano, capace di consolare le cavie che non sanno il perché della loro morte. (Un sopravvissuto a Hiroshima)”
A maggior ragione fa riflettere che le riprese per la serie tv diretta da Francesca Archibugi siano iniziate nel febbraio 2022, in concomitanza con la guerra in Ucraina. La Storia di Morante è ambientato nella Roma della Seconda guerra mondiale, ma non cessa di parlare al presente: quello “scandalo che dura da più di diecimila anni” continua tuttora, la denuncia della scrittrice risuona con la violenza di una requisitoria.
La guerra che sconvolge le vite di tutti, soprattutto le piccole esistenze di coloro che subiscono impotenti le decisioni dei più forti. Elsa Morante dava voce al popolo, non ai generali, ai condottieri, ma a una povera maestra elementare e ai suoi due figli, specialmente al piccolo Useppe, vittima innocente di un destino non scelto sin dalle prime righe. Tra i protagonisti figurano anche cani, come Blitz e Bella, ai quali Morante sceglie di dare rilievo, ritenendoli fondamentali non meno delle figure umane.
Nell’anteprima del romanzo, pubblicata su “Il Messaggero” nel giugno 1974, l’uscita de La Storia veniva annunciata in questi termini:
L’epica dei tempi moderni: dove definitivamente gli eroi non sono coloro che manovrano la macchina del potere, ma quelli che la subiscono.
Scopriamo ora 5 curiosità sulla serie tv in otto puntate di Francesca Archibugi che andrà in onda stasera su Rai 1.
1. Tra gli sceneggiatori c’è lo scrittore Francesco Piccolo
Tra gli sceneggiatori della serie figura lo scrittore Francesco Piccolo, vincitore del Premio Strega nel 2014 con Il desiderio di essere come tutti (Einaudi). Morante sarebbe stata felice di questo passaggio di testimone? Tutto ciò che sappiamo è che la scrittrice non vedeva di buon occhio l’adattamento televisivo del proprio romanzo; quando, negli anni Ottanta, le fu proposto da Liliana Cavani di trasformare il libro in un adattamento in tre puntate per la tv lei rifiutò fermamente.
Nel team degli sceneggiatori troviamo anche Giulia Calenda, Ilaria Macchia e la stessa regista Francesca Archibugi.
2. La scena dello stupro
La sceneggiatura è fedele al romanzo di Morante, nella prima puntata assistiamo alla scena della violenza sessuale subita da Ida Ramundo che, sembra, duri alcuni minuti. La scelta della regista dunque è di portare sullo schermo lo stesso timbro forte e incisivo delle parole di Morante che sembrano fuoriuscire dalla pagina, aggredendo il lettore con la loro assoluta - e commovente - pretesa di verità.
3. Il discorso di Mussolini
Tra i fotogrammi di apertura della serie di Archibugi troviamo anche il vero discorso di Benito Mussolini, pronunciato a Trieste nel 1938, in cui dichiarava “l’ebraismo nemico del fascismo”, dando di fatto il via alle famigerate Leggi razziali. La scelta sembra essere quella di mescolare alla finzione narrativa (ma possiamo davvero definirla “finzione”?) la verità incontestabile della storia recente.
Il discorso di Mussolini - nella serie tv sentito in radio - appare come un campanello d’allarme, l’inizio incontestabile di una deriva che presto avrebbe assunto le sembianze di una lucida follia travolgendo milioni di vite.
4. Il confronto con Morante è “terrorizzante”
L’attrice protagonista, Jasmine Trinca, che veste i panni di Ida Ramundo, ha definito il confronto con il romanzo di Elsa Morante “terrorizzante”. L’attrice ha definito il libro di Morante il suo personale poema epico e di averlo letto ben tre volte. Jasmine Trinca ha dichiarato inoltre di non aver voluto vedere il precedente adattamento de La Storia per non essere influenzata dall’interpretazione di Claudia Cardinale che la precedette nel ruolo nel 1986.
Una curiosità: la figlia dell’attrice si chiama proprio “Elsa”, Jasmine Trinca ha dichiarato di nutrire per Morante un’autentica venerazione. Chissà che questo confronto “terrorizzante” non sia quindi di buon auspicio.
5. Nel cast anche Valerio Mastandrea
Nel cast della serie diretta da Archibugi troviamo, oltre a Jasmine Trinca, anche Elio Germano, Asia Argento, Francesco Zenga e Valerio Mastandrea, l’attore che abbiamo apprezzato sul grande schermo in C’è ancora domani di Paola Cortellesi e ritorna in questa grande fiction Rai nei panni dell’oste Remo che, nel quartiere di San Lorenzo, accoglie Ida e gli altri abitanti colti alla sprovvista dagli allarmi dei bombardamenti.
La Storia: il trailer ufficiale della serie
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “La Storia”: 5 curiosità sulla fiction stasera in tv tratta dal romanzo di Morante
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Ma il cane viene ucciso veramente alla fine ??