Io vorrei stare sopra le tue labbra di Federico García Lorca è il verso iniziale di Madrigale appassionato, una poesia dai forti connotati sentimentali, scritta dal poeta per descrivere un amore travolgente, uno di quelli tanto forti da unire le anime dei due amanti. Il poeta e drammaturgo spagnolo grazie alle sue capacità poetiche compone un’immagine impressionante dell’amore, raggiungendo vette romantiche altissime che lasciano il lettore ammaliato.
Leggiamo il testo della poesia per comprendere al meglio cosa García Lorca immagina come amore travolgente.
Madrigale appassionato: testo della poesia
Testo originale (spagnolo) | Testo tradotto in italiano |
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Quisiera estar en tus labios para apagarme en la nieve de tus dientes. Quisiera estar en tu pecho para en sangre deshacerme. Quisiera en tu cabellera de oro soñar para siempre. Que tu corazón se hiciera tumba del mío doliente. Que mi carne sea tu carne, que mi frente sea tu frente. Quisiera que toda mi alma entrara en tu cuerpo breve y ser yo tu pensamiento, y ser yo tu blanco veste. Para hacer que te enamores de mí con pasión tan fuerte que te consumas buscándome sin que jamás ya me encuentres. Para que vayas gritando mi nombre hacia los ponientes, preguntando por mí al agua, bebiendo triste las hieles que antes dejó en el camino mi corazón al quererte. Y yo mientras iré dentro de tu cuerpo dulce y débil, siendo yo, mujer, tú misma, y estando en tí para siempre, mientras tú en vano me buscas desde el Oriente a Occidente, hasta que al fin nos quemara la llama gris de la muerte. |
Vorrei stare sulle tua labbra per spegnermi nella neve dei tuoi denti. Vorrei stare sul tuo petto per disfarmi nel sangue. Vorrei sognare per sempre nella tua chioma d’oro. Che il tuo cuore si facesse tomba del mio dolente. Che la tua carne fosse la mia carne che la tua fronte fosse la mia fronte. Vorrei che tutta la mia anima entrasse nel tuo piccolo corpo ed essere io il tuo pensiero ed essere io la tua bianca veste. Per far sì che t’innamori di me con una passione così forte da consumarti cercandomi senza mai incontrarmi. Perché tu vada gridando il mio nome fino a ponente, chiedendo di me all’acqua, bevendo triste le amarezze che prima il mio cuore nel desiderarti lasciò sul sentiero. E intanto io entrerò nel tuo corpo dolce e debole, io sarò donna, sarò te stessa, restando in te per sempre, mentre tu invano mi cerchi da Oriente ad Occidente, finché fine ci brucerà la fiamma grigia della morte. |
(da “Poesie sparse, 1917/1936”, in “Federico García Lorca, Tutte le poesie e tutto il teatro”, Newton Compton, 2009, traduzione di Claudio Rendina)
Madrigale appassionato: analisi della poesia di García Lorca
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Federico García Lorca scrive una poesia dal fortissimo valore romantico con una di quelle opere in grado di riprodurre i sentimenti più difficili da comunicare, quelle sensazioni che si crede possano essere dimostrate solo attraverso gesti o sguardi. Il poeta invece riesce a mettere per iscritto la spinta istintiva a unirsi, quasi in una fusione di carni, alla persona che si ama; quella volontà irrazionale di diventare una persona sola con l’altro, annullare se stessi per raggiungere uno stato di convivenza totale. Lorca lo fa attraverso una serie di immagini suggestive, dalla voglia di spegnersi tra i suoi denti neve al nascondersi fra i suoi capelli d’oro per sognare, dal perdersi nel sangue del suo corpo fino a preparare la tomba per il proprio cuore sofferente, in modo da poterlo riporre dentro di lei.
Qui il poeta costruisce con le parole una serie di fotografie dell’amore che prova, raggiungendo il lettore con grande immediatezza. Il percorso per arrivare alle sensazioni più viscerali e vere dell’amore, quelle quasi spaventose per l’intensità che portano con sé, non è graduale; chi legge viene colpito fin da subito dall’espressione più cruda e meno edulcorata della passione amorosa. Lorca non dichiara il proprio amore dicendo che passa bei momenti con il proprio partner o che la trova simpatica e lo fa ridere, decide invece di iniziare la poesia in medias res, facendo capire subito che si sta affrontando l’amore nella sua forma più destabilizzante. Così dalla volontà di essere a contatto con la donna, nei modi più intimi possibili, passa poi all’idea di unirsi materialmente a lei cosicché “la tua carne fosse la mia carne, la tua fronte fosse la mia fronte” e infine condividere la propria anima con lei, per poter diventare una cosa sola. Benché qualcuno possa pensare che questo sia l’apice dell’intensità amorosa che viene affrontata, il poeta spagnolo non si ferma qui.
Negli ultimi versi della poesia sembra spiegare che l’atto di scomparire dentro di lei sia anche in funzione di farla innamorare di un amore logorante, per lasciarla alla ricerca di lui senza speranza di risoluzione, come per alimentare quel fuoco d’amore che rimane accesso nella tragedia, che si alimenta e si soffoca da solo, in un ciclo drammatico e sublime.
Madrigale appassionato è una poesia che riesce a rappresentare un amore devastante, la passione che lega e separa, raggiungendo il lettore nei punti più vulnerabili, colpendo sia chi ha provato le sensazioni descritte e le trova espresse a parole per la prima volta e chi non le ha mai provate e immagina con speranza e un po’ di timore come sarà viverle.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Io vorrei stare sopra le tue labbra”: la poesia di García Lorca sull’amore travolgente
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