Io so chi sei di Paola Barbato

Un messaggio dal passato. E tutto cambia. Marilena è una ragazza bella, brillante, una ragazza che sa cosa vuole. E non ha paura di tentare, nella vita. Poi, di colpo, nelle sue giornate arriva Saverio.
Bello, buono e simpatico? Non proprio… Lasciando stare il primo aggettivo, che è cosa opinabile, Saverio non ha proprio nulla del bravo ragazzo. Ha vizi, è inaffidabile e la costanza non sa dove stia di casa. Però ha fatto breccia nel cuore di Marilena, che ora è Lena, ha i capelli rasta e ha dato un taglio netto alla sua vita precedente.
Perché? Perché poteva farlo. E l’ha fatto.

Poi il giorno è arrivato. Saverio è scomparso, dato per morto. Celebrati i funerali, Lena è tornata alla vita di sempre. Quella che conduceva con Saverio, non l’altra.
Una vita grama, vuota e senza prospettive. L’unica differenza? Ora vive con il cane di Saverio, Argo, un molosso che non l’ha mai amata e che, anzi, le fa i dispetti ogni volta che può. E può spesso…
Passano due anni e, un giorno, Lena trova un cellulare nella cassetta della posta.
Un errore, evidentemente. Magari uno scherzo, oppure qualcuno ha rubato quel telefono per rivenderlo ma, non riuscendo a sbloccarlo, se n’è liberato in fretta e furia. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole. Finché non iniziano ad arrivare strani messaggi…

Lena si accorge che quel cellulare è identico a quello di Saverio e, messaggio dopo messaggio, una certezza si fa strada in lei: Saverio è vivo.
Dov’è stato per tutto quel tempo? È uno scherzo? Vuole vendicarsi di lei?
Insieme ai messaggi arrivano strani video, e quel telefono impartisce ordini perentori a Lena.
Non è un gioco, qui è in ballo la vita di molte persone. Anzi, la morte di molte persone…Per riavere Saverio dovrà spegnere cuore e cervello, obbedire e sperare che l’ultima vittima non sia proprio lei…

Paola Barbato sa scrivere thriller, lo ha dimostrato con capolavori come Mani Nude e Il filo rosso, e continua a narrarci storie che ci faranno mancare il respiro, lasciandone quel poco necessario per leggere le sue parole.
Parole che saranno un fiume in piena che ci inghiottirà e ci farà provare una feroce sinestesia.
Un effetto meraviglioso, un qualcosa che non tutti sono in grado di donare.