Il sale della vita di Francoise Heritier

C’è una leggerezza, una grazia tutta speciale nel puro e semplice fatto di esistere, al di là di tutti gli impegni professionali, dei sentimenti intensi, delle lotte politiche e umane: di questo, e di nient’altro, mi sono sforzata di parlare. Di quel piccolo "di più" che si offre in dono a tutti noi, e che chiamerò "il sale della vita".

Pubblicato in Italia da Rizzoli nel 2012, Il sale della vita di Françoise Héritier è un "piccolo taccuino di intuizioni" che sta davvero incantando migliaia di lettori, non solo francesi. Alla ricerca della felicità - nelle piccole e grandi cose - in compagnia di una famosa antropologa francese, massima esperta dell’Africa.

Lo spunto per la stesura di questo testo è stato l’aver ricevuto una cartolina dalla Scozia da parte di un amico, illustre clinico francese, che sosteneva di aver "rubato" una settimana al suo consueto lavoro per concedersi la vacanza.
Françoise Héritier non condivide e gli risponde con grazia e sensibilità, facendogli capire quanto siano importanti "le cose piacevoli alle quali aspira il nostro essere più profondo".

"Iniziare a leggere il giornale a partire dall’ultima pagina" è una fra le centinaia di piccole cose da fare e che danno un valore alla nostra vita (personalmente, è quello che faccio abitualmente con le riviste).

A qualcuno potrà apparire un’accozzaglia di esperienze e di frammenti "senza capo né coda" - scrive l’autrice stessa - ma per la maggior parte dei lettori potrà essere l’occasione di rivivere tanti istanti di vita personalissimi, segreti o condivisi con altri, che avevamo rimosso perché risalenti ad un’età ormai lontana.

I film, le canzoni, il cibo, i viaggi, le esperienze di lavoro, la natura e gli animali sono i temi che ricorrono e contribuiscono a definire la nostra storia. Senza dubbio, i riferimenti alla Francia e ai suoi monumenti o colori sono predominanti, ma non per questo il libro non sarà apprezzato negli altri Paesi. E poi, non è questo il momento di sentirci più europei?

A pagina 88, verso la fine del libro, un pensiero del tutto condivisibile:

“Questo libro vuole invitare tutti i lettori a non riconoscere soltanto quella piccola e candida porzione di infanzia che portiamo dentro di noi, ma tutto il grande paesaggio di affetti che ci plasma e continua a plasmarci in ogni istante come gli esseri sensibili che siamo. Per non lasciarci completamente obnubilare dagli obiettivi che ci poniamo - la carriera, le nuove imprese, i ritorni materiali - perdendo di vista quell’"io" che è la vera posta in gioco.”

Tutto ciò al modico costo di 6 euro.