Avete bisogno di regalare qualcosa a un vostro amico o parente a cui piacciono i libri? O volete avvicinare qualche vostro conoscente al mondo della letteratura che conta? Proponetevi dei titoli in testa! Sì, certo, è difficile farseli venire in mente così inaspettatamente: e allora lo sapete cosa facciamo? Vi proponiamo (secondo noi) i 10 migliori libri di narrativa da regalare a Natale! Troverete titoli noti e meno noti, ma certamente di sicuro impatto e successo. Pensateci su!
La strada
Una storia già sentita, quella di un’apocalisse, o meglio, di un post-apocalisse, dove alcuni sopravvissuti vagano per strade desolate alla ricerca di compagni, provviste o un rifugio dove proteggersi dalle intemperie e dai pericoli. Cormac McCarthy, con "La strada" (Einaudi), smonta le regole del genere survival per regalarci un capolavoro di rara bellezza, dove ogni pagina "respira" per conto proprio, immergendoci nelle atmosfere lugubri di un mondo grigio e senza speranza, ma soprattutto rendendoci partecipi dello straordinario rapporto tra un padre e suo figlio, che si proteggono a vicenda alla ricerca di un futuro che forse non c’è. Uno dei migliori romanzi dell’ultimo decennio.
Niente
Prendete "Il signore delle mosche" di William Golding, spostate lo scenario d’ambientazione, trasferitelo ai tempi moderni e avrete "Niente" (Feltrinelli), di Janne Teller: un crudele e spietato gioco al massacro in una comunità di ragazzini che imparano, loro malgrado, a conoscere il valore delle cose, solo perché qualcuno, più furbo di loro, ha affermato che "se niente ha senso, è meglio non far niente piuttosto che qualcosa". Un particolare, ambiguo romanzo di formazione che ha subito una serie di censure in tutta Europa ed è arrivato in Italia solo dopo 11 anni. Ingredienti che bastano a descrivere il potere di questo romanzo.
Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve
Un Forrest Gump centenario quello che Jonas Jonasson ritrae in "Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve" (Bompiani). Esilarante, scorrevole e denso di avvenimenti che ripercorrono la storia del Novecento in una storia divisa tra il presente (un centenario che non ha voglia di festeggiare il proprio compleanno nella casa di riposo in cui risiede e cerca l’ultima avventura) e il passato (lo stesso centenario, ma ben più giovane, che incontra tutti i personaggi che hanno fatto la Storia del Novecento). Un caso editoriale in Svezia, un caso letterario anche qui da noi. Un regalo ideale per chi pensa che la "vecchiaia" sia solo roba da anagrafe.
Libertà
10 anni passati ad attendere l’ultimo romanzo di Jonathan Franzen e il timore di restare delusi era tanto. E invece... è valsa la pena di aspettare così tanto tempo per immergersi nella lettura di "Libertà" (Einaudi), in cui l’autore racconta con estrema delicatezza e altrettanta forza i sentimenti e le pulsioni umane. Tra tutte campeggia quel desiderio di libertà e quell’incapacità di viverla, racchiusa in un nucleo familiare dove i legami rappresentano un bisogno primario e al contempo una rottura necessaria.
Il tempo è un bastardo
Vincitore nel 2011 del Premio Pulitzer per la letteratura e del National Book Critics Circle Award, "Il tempo è un bastardo" (Minimum Fax), di Jennifer Egan, scandaglia l’evoluzione della comunicazione umana attraverso una serie di racconti legati tra di loro, in cui spiccano l’ex musicista punk e discografico di successo Bennie Salazar e Sasha, suo braccio destro, caratterizzata da un passato turbolento. La Egan è abile a intrecciare sapientemente la San Francisco di fine anni Settanta e la New York di domani per regalarci un vivido ritratto della società di oggi e della sua evoluzione (o involuzione?) sempre più rapida nel tempo.
Una cosa divertente che non farò mai più
Se conoscete qualcuno che ama le crociere o le vacanze organizzate, ma anche se conoscete qualcuno che le disprezza, regalategli "Una cosa divertente che non farò mai più" (Minimum Fax), in cui il compianto David Foster Wallace scrive una cronaca su una settimana in crociera extralusso nei Caraibi. Quel che ne emerge è un ritratto lucido e spietato sui vacanzieri americani, condito da acume, acidità e un’ironia superlativa. Inoltre, è anche un ottimo modo per iniziare i vostri amici e parenti alla conoscenza di uno dei maggiori scrittori del nostro tempo.
La versione di Barney
Un settantenne produttore televisivo canadese, Barney Panofsky, decide (controvoglia) di scrivere la propria biografia per difendersi dall’accusa di omicidio ai danni di un suo amico. Ne esce fuori un romanzo straordinario, superlativo, trasposto recentemente al cinema (ma i libri, si sa, sono sempre meglio). "La versione di Barney" (Adelphi), di Mordecai Richler, è un capolavoro della letteratura, sarebbe un delitto non averlo mai letto. Motivo in più per rendere questo classico della narrativa un regalo gradito per amici e parenti.
Cecità
Anche José Saramago si è confrontato con l’ipotesi di un’apocalisse: è quella che colpisce agli occhi e che ci rende tutti ciechi. L’ha trasposta in "Cecità" (Feltrinelli), romanzo-incubo che racconta di un’epidemia e delle conseguenze che tale epidemia ha sulle persone. Nel suo solite stile asciutto e lineare, Saramago racconta con lucidità le regole di un mondo spietato, diviso costantemente tra vittime e carnefici, denunciando i sentimenti più negativi che dominano l’esistenza umana, come la ferocia, il desiderio di potere e la sopraffazione.
Confessione di un assassino raccontata in una notte
Una confessione lunga una notte racconta da una spia in balia di un’ossessione esistenziale. Questo racconta Joseph Roth in "Confessione di un assassino raccontata in una notte" (Adelphi), un romanzo degno di esser letto per la rara bellezza che riempie le sue circa 150 pagine. L’autore della "Leggenda del Santo Bevitore" ci ha offerto un piccolo capolavoro: un regalo ideale per palati fini.
Trilogia di New York
Tre racconti ("Città di vetro", "Fantasmi", "La stanza chiusa") che sono anche 3 detective story, che sembrano slegate tra di loro ma che in realtà, in un certo senso, sono collegate. Tre sguardi che hanno in comune New York e il riflesso della propria esistenza in quelle degli altri. Tre racconti che formano uno dei libri più belli di Paul Auster, "Trilogia di New York". Se non lo avete letto (o se conoscete qualcuno che non lo ha ancora letto), è il momento giusto per regalar(ve)lo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I 10 migliori libri di narrativa da regalare a Natale
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