Getta la bilancia! Trasforma il peso in eccesso in energia
- Autore: Maddalena Premuti Bonetta
- Genere: Autostima, motivazione e pensiero positivo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
La verità che rende liberi è sempre la stessa dovunque: conoscere chi siamo, una trinità di corpo fisico energetico, anima emozionale e spirito immortale divino, connesso con il cosmo.
Maddalena Premuti Bonetta nella sua breve biografia definisce se stessa "traghettatrice delle anime attraverso i mondi, un ponte tra il visibile e l’invisibile".
È esattamente questa la funzione dello sciamano; l’operatrice olistica è counselor immaginale ad approccio animologico, insegnante di yoga sciamanico-integrale. Bella sintesi di cammino iniziatico occidentale, orientale.
Il suo libro, dedicato al problema del sovrappeso, Getta la bilancia (Hermes edizioni, legate al gruppo delle Edizioni Mediterranee, pp.139, 2023) è un viaggio compiuto con competenza, leggerezza e gioia dentro di noi, capace di accompagnare il lettore nella "foresta immaginale", la nostra parte arcaica e selvaggia, spesso repressa e negata, ma spazia e si estende anche nel conscio e nel superconscio. Il viaggio inizia dal primo "chakra" o vortice, situato nella zona del perineo. Quindi si sale toccando gli altri vortici, ruote energetiche poste in sintonia con la spina dorsale e gli organi, per arrivare all’apice, gli indù lo chiamano “chakra della corona", il punto divino posto sopra il capo, settimo “chakra”, in occidente notoriamente chiamato cielo.
Si tratta di uno sposalizio sacro tra Madre Terra, le forze ctonie, e le forze celesti. Il corpo non è corpo morto ma vivo e intelligente, da amare come nostra dimora quaggiù. Esso parla e possiede saggezza; con le sue manifestazioni e anche disordini o malattie chiede di essere ascoltato, e risponde.
Il titolo del libro Getta la bilancia è una sfida ai pregiudizi e alle paure abituali. L’autrice fin da subito sottolinea la differenza tra nutrizione e nutrimento: la prima è un’operazione prettamente fisica, materialistica; il secondo considera la totalità del nostro essere, il bisogno di accettare il mondo emozionale, di nutrirlo, anzi è proprio tale dimenticanza a produrre un vuoto, in genere compensato con un’alimentazione eccessiva, compulsiva e dal conseguente aumento di peso.
Scordare poi la nostra origine stellare divina, l’unità con il cosmo e la luce, di cui siamo emanazione, fa dimenticare lo scopo per cui siamo qua, quel matrimonio mistico di cui ho accennato sopra, finalità anche dell’erotismo rinascimentale che tanta importanza ha dato al corpo nell’arte, finalità di ogni magia e dell’alchimia. Lo scopo è l’armonia estatica, la serenità e la gioia olimpica. Solo così potremo dimenticare e gettare la bilancia.
Il viaggio è possibile se ci poniamo in una stato di coscienza allargata, l’ultra-mente, raggiungibile seguendo una tecnica canonica: respirazione profonda a bocca aperta; immobilità del corpo, l’immobilità vuota la mente abituale razionale; ascolto di quanto emerge dalla "foresta" inesplorata, senza giudizio e rifiuto; richiesta al corpo di aiutarci a superare gli ostacoli, in genere riassunti in rabbia derivata da frustrazione, tristezza e nostalgia.
Si medita con rispetto e umiltà, usando anche bellissimi mantra da ripetere, come i seguenti:
Il mio corpo è il mezzo di espressione della mia anima.
Il mio corpo è il mio tempio e i miei organi sono gli dei che lo abitano.
Il mio corpo è il mio consigliere.
Il mio corpo riluce di vita.
Il mio corpo è la mia prima risorsa, in esso ho fede.
Oh dei, geni, spiriti che abitate il mio corpo, sussurratemi la via.
Premuti Bonetta insegna poi le "asana", posizioni dello yoga sciamanico, ciascuna legata a un animale e al suo significato psicologico. Abbiamo tutti un animale totem numinoso da scoprire, corrispondente all’angelo custode. Si imparano le posizioni imitative del cavallo, del coccodrillo, del riccio, del puma, del leopardo, della locusta, del fenicottero. Seguono le posizioni dello "yoga fluido" ovvero della resa al divino, tutte in stazione eretta: posizione dell’albero, della foglia, della giraffa e molte altre.
La scrittrice correda il testo con 32 immagini, davvero belle e suggestive. Sono suoi quadri racchiusi in un cerchio o in un ovale, nel quale la figura umana è soltanto contornata, mentre sullo sfondo appare l’animale a corpo pieno.
È riportato un esempio di viaggio sciamanico, la storia di Eusebio, dipendente dal fumo, e della fidanzata Plotina, donna di poco affidamento che viene e va. Ascoltandosi, Eusebio ricorda l’infanzia, quando avrebbe desiderato stare con sua madre, andare con lei al luna park, invece la madre lo parcheggiava dalla nonna e lo lasciava deluso, con senso di abbandono. Sapendo, siamo in grado di nutrire il bambino interiore con amore.
Non è il cibo fisico o il fumo ciò di cui Eusebio ha bisogno, ma di assumersi la responsabilità della sua vita, spezzando l’incantesimo che lo tiene legato alla dipendenza e alla sottomissione, chiedendo amore come un mendicante.
“Amore”, ecco la grande parola dai mille significati. È sempre risolutiva. Amiamoci, amiamo il corpo troppo spesso denigrato. Amiamo come scrive Carl G. Jung e Premuti Bonetta sottoscrive:
"L’amore è un concetto estensibile che va dal cielo all’inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l’infinito.”
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