Fare una recensione di un volume di Royo non è mai semplice. Si rischia di ripetere sempre le stesse cose (Complimenti, ovviamente).
Vi potrei dire di lasciarvi rapire dalle sue storie, anche solo da semplici didascalie oppure di lasciarvi trasportare dai colori, accesi e cupi, a volte anche insieme, che l’artista spagnolo decide di accostare in ogni suo disegno.
In quest’opera, Royo lascia da parte steampunk e si concentra sul fantasy. Guerrieri medievali, che potrebbero ricordare le opere di Tolkien e Brooks, fanciulle indifese o determinate, duelli all’ultimo sangue…
Purtroppo e per fortuna questo libro è scritto in spagnolo: purtroppo perché non potremo godere appieno di ciò che l’artista ci vuole comunicare con lo scritto; per fortuna perché così potremo concentrarci completamente sulla maestosità dei suoi disegni. E, in ogni caso, anche solo questo basterà ampiamente a comunicarci ciò che Luis Royo intende dirci con le sue meravigliose e struggenti opere…
Come ogni volta, Royo non delude le aspettative e ci delizia con disegni sublimi, ai limiti della perfezione. A volte sembreranno in tre dimensioni, vi sembrerà di poter toccare con mano la lama tagliente di una spada o accarezzare i capelli di un’avvenente fanciulla.
Sensualità, mistero, amore… Tutto questo e molto di più vi arriverà agli occhi attraverso la sapiente arte di questo artista.
Un’opera affascinante, da leggere tutta d’un fiato e risfogliare con piacere. Meno steampunk di altri suoi lavori, ma ugualmente affascinante. Un ennesimo trionfo per il grandissimo maestro spagnolo.
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