Don Prusòt e la perpetuanza
- Autore: Giuseppe Grinza
- Genere: Libri da ridere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Giuseppe Grinza, dopo aver pubblicato Don Prusòt e il delitto della Bocciofila, Don Prusòt e il ballo a palchetto, Don Prusòt e l’Amelia innamorata, torna in libreria con un nuovo episodio della saga che vede protagonista il prete, soprannominato Prusòt, per la sua mania di consumare pere cucinate secondo una antica ricetta piemontese, intitolato Don Prusòt e la perpetuanza, edito da Baima Ronchetti.
Ambientato a Pravorino, tranquilla cittadina piemontese.
Pravorino è un ridente paesello raggomitolato pigramente nella pianura ai piedi delle catene montuose alpine che si stagliano dentellate all’orizzonte. Dal luogo più elevato del paese – che sorge all’inizio delle prime arricciature del terreno preannuncianti le Langhe, terre benedette dai vini, grappe e tartufi- si può ammirare la catena che dalla maestosa piramide del Monviso si distende in tutta la sua
primordiale bellezza fino ai possenti ghiacciai del Monte Rosa.
La città, però, è colta in un momento di grande fermento, poiché si avvicinano:
Iniziava proprio in quel giorno la novena in preparazione della festa del santo patrono, ragion per cui il lettore ci perdonerà se, mentre don Prusot si avvia all’altare per la celebrazione della messa mattutina, facciamo una piccola sosta di spiegazione.
In tali circostanze avviene un fatto inspiegabile. Don Prusot si sveglia, e si accorge, costernato, che la sua terribile perpetua è scomparsa nel nulla. Amelia non si trova, non gli lascia la colazione pronta, e neppure gli prepara il pranzo. Il prete è disperato. La sua terribile misoginia gli prospetta sciagure indicibili:
La misoginia di don Prusot è cosa nota. Per lui donna era sinonimo di sciagura spirituale, cataclisma teologico, inferno garantito. A causa della prima donna che aveva tentato con successo il fessacchiotto Adamo, il peccato era entrato a gamba tesa nell’umanità e si portava all’inferno tutti gli incauti che capitavano tra le grinfie muliebri. Il terrore di don Prusot di finire arrosto tra le fiamme infernali, magari inforcato da diavolesse lussuriose, sadiche, sghignazzanti e dalla coda biforcuta era tale che si difendeva in ogni maniera possibile, esorcismi compresi.
Solo una donna tollerava, la sua perpetua. Che ora chissà mai dove era finita.
La scomparsa non è passata inosservata neppure al Club delle Pie Pepie:
Fondato dalla perpetua Amelia alcuni anni prima, aveva lo scopo, ufficialmente, di diffondere la devozione al santo patrono di Pravorino, San Defendente. In realtà serviva come polo di attrazione di tutti i pettegolezzi, le dicerie, le maldicenze, le chiacchiere, le malignità, le perfidie, le cattive intenzioni (ma anche quelle buone purchè non troppo), i pensieri impudichi, un’alzata di sopracciglia sospetta e quant’altro passasse per la testa dei poveri pravorinesi. Captare e immediatamente diffondere tra la popolazione: questo l’imperativo categorico, addirittura inserito nello Statuto fondativo. Le affiliate, scelte con cura da Amelia stessa, riuscivano così bene nel loro intento che tra l’intercettazione della notizia e la sua diffusione su scala generale passavano appena pochi secondi. Un record mondiale di tempestività.
Riusciranno a capire il perché della scomparsa della loro presidentessa? Riusciranno a ritrovarla, sana e salva? Chissà.
Un libro simpatico e molto ironico. Nel romanzo tante sono le avventure, tutte al limite dell’incredibile. Per chi vuole passare qualche ora in tranquillità e in sana lettura, questo romanzo è il non plus ultra. Ci si diverte e si ride, assistendo a qualcosa che va al di là di ogni immaginazione. La trama, che si basa sulla scomparsa nel nulla di una donna, è perfettamente congegnata; i personaggi sono narrati nelle loro caratteristiche precipue, colti nel profondo anche nelle loro singole manie e comportamenti inusuali. Il personaggio del prete è colto intimamente, nel suo intimo sentire e nella sua psicologia più stretta.
La domanda che corre per tutto il romanzo è:
Che fine avrà fatto la fedele Amelia? Solo il campanile conosce la verità ma ha giurato che non parlerà nemmeno sotto tortura.
E questa singola frase la dice lunga…
Una lettura semplice ma travolgente, che per qualche ora distrae e fa sorridere il lettore, lasciandolo estasiato di fronte a tanta fantasia. Bello, fiabesco e irriverente!
Don Prusòt e la perpetuanza
Amazon.it: 12,75 €
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Un libro perfetto per...
A chi vuole divertirsi un po’ , leggendo, con ironia e simpatia.
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