Ci sono notti che non accadono mai. Canto a fumetti per Alda Merini
- Autore: Silvia Rocchi
- Genere: Fumetti e Graphic Novel
- Casa editrice: Becco Giallo
- Anno di pubblicazione: 2012
Un’elegia china & matita, una suite d’autore per quadri e disegni, il poema per immagini di una vita vissuta/subita/anelata allo stremo, “con fatica”. Non la metto troppo sullo speculativo ma Alda Merini è stata “altro” che semplice poeta, è stata transustanziazione medesima di poesia, parola caricata di sostanza, Verbo fatto carne-sangue-materia (“Poesia, ho tanta paura, non saltarmi addosso, ti prego”). Alda Merini è stata anche “esposta”, senza pelle, nuda, ferita, passiva ed impulsiva al cospetto dell’arte, dell’amore, della vita stessa, sono cose che si sanno (e dunque non mi soffermo oltre), corollario a un’esistenza fiammeggiante e (spesso) interrotta.
Il volume a fumetti - ma nella fattispecie forse “fumetti” è riduttivo - che Becco Giallo edita con il titolo (suggestionante) “Ci sono notti che non accadono mai. Canto a fumetti per Alda Merini”, a firma Silvia Rocchi, è un poema dei lunatici per voce sola, tanto obbediente ai topoi della vicenda esistenziale della poetessa, quanto capace di trascenderla in taglio fratto, surreale, originale (si pensi al periodo della malattia mentale e del ricovero in manicomio, raffigurato mediante “selve oscure, barche e rinascite paludose”). Il libro è di grande formato, succulento alla vista; disegni - persone, oggetti, ambienti stilizzati con eleganza - sui quali non puoi fare a meno di soffermarti, guardare e riguardare, più volte, fino in fondo: la poesia dello sguardo contigua alla poesia della parola. Specifica, in tal senso, l’autrice, nelle note in coda al volume:
“Leggendo più volte una poesia di Alda Merini si schiudono alla mente impercettibili sfumature, che ho provato a riportare sulla carta con vaghi segni a matita. Non ho cercato di competere con la poesia scritta, ma ho voluto accompagnare il lettore dentro a una storia modellata sulla vita della Poetessa. Una storia narrata su due binari distinti e complementari”.
Il primo è un interno, l’interno domestico che ricorre spesso, come leit motiv, nelle liriche della Merini; ritrovo e viatico insieme per quella “strada” che significa ricerca, confronto, discesa agli inferi, contatto umano. Il secondo è un contesto esterno, collinare, simbolico, quasi aereo (dalle colline si dominano le pianure sottostanti), lo scenario dove la poetessa conoscerà la vita vera, nelle declinazioni di amore, violenza, follia, angoscia, dolore, pietà.
“Ci sono notti che non accadono mai” è un graphic novel da non mancare: la rivisitazione biografica (l’ennesima, per la “coraggiosa” Becco Giallo) della somma Alda Merini in taglio per niente basso, anzi originalissimo, sostanzioso, accurato. Contempla anche il compendio delle poesie evocate dal testo.
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