Si è chiusa con successo l’ottava edizione di BookPride, la fiera milanese dell’editoria indipendente, con un totale di 19.200 visitatori in tre giorni. Ma i dati esposti nel corso dei panel dedicati ai lavoratori del mondo del libro non sono così incoraggianti.
La presidente di BookPride, Isabella Ferretti, ha commentato in questi termini i risultati dell’edizione 2024 della prestigiosa fiera milanese:
Gli editori hanno sentito l’affetto del pubblico che ha partecipato con trasporto agli eventi in programma, acquistando i libri presenti sugli stand delle oltre duecento sigle editoriali negli spazi di Superstudio Maxi. In un mercato che mostra segni di affaticamento, queste sono dimostrazioni importanti di vitalità della comunità dei lettori e lettrici che incoraggiano Book Pride a lavorare di più e meglio a beneficio loro e degli editori indipendenti, vero elemento distintivo di questo appuntamento.
Non sfugge il riferimento al “mercato che mostra segni di affaticamento” presente anche nel discorso di Ferretti che pure intendeva elogiare la buona riuscita della manifestazione. Insomma, persino nell’entusiasmo generale per un evento molto partecipato e seguito si colgono alcune sottili crepe, impossibili da nascondere, ma che i dati rivelano in modo chiaro.
Nel corso dell’incontro Sostenere la lettura, la produzione e la domanda dei libri, organizzato da ADEI, si è infatti evidenziato un panorama non così roseo e si è rivendicata l’urgenza di una politica per il libro con un chiaro appello al governo.
Nell’insieme BookPride 2024 ci rivela due scenari apparentemente contrastanti: da un lato l’entusiasmo e la passione che anima gli editori indipendenti, la vera fucina di idee e di innovazione del mercato editoriale attuale; dall’altro la crisi del mercato librario causata anche dall’aumento dei costi di produzione e dalla mancanza di politiche adeguate per fronteggiare la situazione.
Vediamo più nei dettagli i risultati dell’ottava edizione di BookPride.
BookPride 2024: le opinioni degli editori indipendenti
Gli editori indipendenti, dal canto loro, si dicono entusiasti per il rapporto diretto con il lettore che le fiere - e le manifestazioni dedicate al libro in generale - riescono a creare, una vera e propria festa, come osserva Alessandro Bandiera di Sellerio:
Le fiere per un editore sono sempre un’occasione preziosa perché permettono l’incontro e lo scambio diretto con i lettori. (...) Siamo molto contenti dell’accoglienza riservata alle nostre autrici Vanessa Roghi e Chiara Valerio che qui hanno presentato i loro nuovi libri con grande partecipazione.
Fa eco alle sue parole Marco Cassini di SUR che rivela anche qual è stato il titolo più venduto della casa editrice, specializzata in letteratura americana e angloamericana. Si tratta di L’invincibile estate di Liliana, un libro contro il femminicidio, che è diventato anche il baluardo di UNITE, il progetto letterario lanciato da Giulia Caminito e Annalisa Camilli per riflettere sulla violenza di genere attraverso le voci di giornaliste e scrittrici.
Siamo felici di chiudere questa edizione di Book Pride con i risultati migliori di sempre. Il titolo più venduto del nostro stand è “L’invincibile estate di Liliana” dell’autrice messicana Cristina Rivera Garza, presente in fiera e protagonista di due incontri.
Entusiasmo anche da parte di Andrea Crisanti de Ascentiis, fondatore della neonata Ago edizioni, che avevamo intervistato poco tempo fa in occasione di Più Libri Più Liberi.
Per noi è stata la prima vera occasione di confronto con la comunità dei lettori e siamo molto felici di averlo fatto proprio a Book Pride che ci ha accolti con affetto e fiducia. Torneremo il prossimo anno con qualche novità in più e più proud di prima.
L’editoria indipendente dunque non perde la sua vivacità e il proprio pluralismo, che è anche ciò che assicura la vera resistenza culturale italiana. Ma dall’altro lato i dati economici non sono così rassicuranti, come rivelato dall’incontro organizzato da ADEI.
Il libro più venduto dell’edizione 2023, curiosamente, era stato Il manifesto contro l’editoria edito da Gog edizioni, che non presentava uno scenario così rassicurante: alla stregua di un manifesto futurista il “libro nero” di Gog esponeva, scritta in stile dadaista, una sorta di autopsia del mondo editoriale italiano dall’impatto fortemente polemico.
Forse il limite del Manifesto contro l’editoria era, tuttavia, quello di non vedere il buono che c’è nell’editoria, soprattutto in quella indipendente proiettata a una continua sperimentazione e innovazione e, soprattutto, al dialogo aperto e costruttivo con i lettori.
La domanda che rimane da porsi, conclusi i tre tumultuosi e festosi giorni di BookPride 2024, è molto chiara: cosa dicono i dati? C’è davvero di cui preoccuparsi?
BookPride 2024: i dati allarmanti sul futuro del libro
Le parole di Lorenzo Armando, vicepresidente dell’Associazione Italiana Editori e presidente del Gruppo Piccoli editori, pronunciate nel corso del panel Sostenere la lettura, la produzione e la domanda dei libri, a tal proposito sono state molto nette:
I dati di mercato di questo inizio 2024 sono preoccupanti.
Durante l’incontro è stata sottolineata la necessità di una politica a sostegno del sistema libro, invitando a un ripensamento della legge di settore. Molte piccole case editrici di qualità, ha sottolineato il vicepresidente, sono in affanno e potrebbero presto scomparire.
Secondo gli esperti ci troviamo dinnanzi a una congiuntura critica di mercato, anche a fronte del rialzo dei costi di produzione. A risentirne sarebbe, in primo luogo, la pluralità dell’offerta editoriale italiana che rischierebbe di essere fortemente ristretta a causa di una logica di sopravvivenza. Questo, sottolinea Andrea Palombi, presidente dell’Associazione Italiana Editori Indipendenti, ha un costo socio-culturale che non può essere ignorato.
Gli effetti della legge finanziaria, ha sottolineato Palombi, saranno più evidenti nella seconda parte dell’anno anche se già in parte si intravedono.
L’appello lanciato a BookPride 2024 è rivolto al governo, in particolare al Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano: si chiede di aprire un confronto sui temi del libro, della lettura e delle biblioteche. Servono iniziative che incentivino la lettura e il diritto alla pluralità dell’offerta libraria che - lo ricordiamo, in caso fosse necessario ribadirlo - è anche il termometro della libertà di un Paese.
leggi anche
Book Pride 2024: tema, ospiti, novità
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: BookPride 2024: i dati sui libri che preoccupano gli editori
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Lavoro con i libri News Libri Fiere del Libro e festival letterari
Lascia il tuo commento