Barnum di Alessandro Baricco

Phyleas Taylor Barnum è considerato uno dei più grandi impresari circensi di tutti i tempi, forse il più grande.
Alessandro Baricco, però, interpreta il circo non come uno spettacolo per gli uomini, bensì uno spettacolo fatto dagli uomini. Magari a loro insaputa…

Persone e personaggi celebri come l’indimenticabile Mike Bongiorno, Lorenzo Jovanotti Cherubini, il mitico Gianfranco Funari.
Tutti loro hanno contribuito a ideare questo show che andava in onda ventiquattro ore su ventiquattro, come una fabbrica che produce a ciclo continuo.
Forse quale spezzone ce lo siamo perso, per questo Alessandro Baricco ha deciso di riunire in un piccolo grande libro i suoi articoli usciti settimanalmente sul quotidiano La Stampa, riproponendoceli come una maratona alla quale non sappiamo rinunciare.

Musica, temi di attualità, parole dette o appena sussurrate, Alessandro Baricco non ha risparmiato nulla e ha catturato l’essenza di una società che ama mettersi in mostra e lo fa, quasi sempre, con le migliori intenzioni. Purtroppo non sempre questo basta, anzi.
“Barnum” (Feltrinelli, prima edizione 1995, collana Universale Economica, pp. 201) è un libro che forse non sarà stato partorito dalla mente dell’autore, però dobbiamo dargli il merito d’esser riuscito a estrapolare i momenti salienti della nostra era in uno zapping frenetico e a tratti incontrollabile.
Da leggere anche a distanza di anni, il suo potere devastante non si esaurirà col tempo. Anzi, forse è vero il contrario.