An easy wor(l)d. Sogni distopici
- Autore: Paolo Gaetano Napoli
- Genere: Fantascienza
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2020
Nick o Nicolas è un ragazzo che vive a New London, nel mondo in perfetta pace in un domani imprecisato. Tutti gli Stati e i popoli dei cinque continenti rispettano l’armistizio planetario proclamato dal genere umano. Niente più conflitti tra le Nazioni, anche i crimini individuali sono fortemente calati.
È un futuro da stropicciarsi gli occhi - la pace mondiale, sognata da filosofi, poeti, bravi governanti, pontefici e anche semplici cittadini - quello immaginato da Paolo Gaetano Napoli nel romanzo An easy wor(l)d. Sogni distopici (Pathos Edizioni, Torino, ottobre 2020). Ma dietro una felicità superficiale si affaccia una realtà da incubo.
In questa narrazione, l’utopia della distensione mondiale definitiva, inseguita per secoli dal pensiero positivo, cede alla distopia di una società globalizzata in cui il pensiero collettivo è fortemente manipolato, per negare a tanti e al singolo libertà e autodeterminazione.
La parola “guerra” è scomparsa dai dizionari, ma s’è per questo, tante altre. Sono spariti anche i libri non graditi dalla vulgata generale, al politically correct. Non sono stati stampati nel materiale riciclato ecologico che ha sostituito la carta. È infatti severamente proibito usare derivati da alberi o vegetali “viventi”.
Nella prefazione, la docente nell’Università di Torino, Veronica Orazi, insiste sulla differenza tra utopia e distopia: affermando che quest’ultima è l’esatto contrario della prima. Le distopie narrative spingono alle negatività più estreme la rappresentazione di taluni fenomeni e strumenti, tanto sociali, che politici e tecnologici.
Questo comporta ricadute pericolose sui diritti. Infatti Paolo Napoli mette in evidenza il liberticidio, in un contesto in cui tutti i componenti di una comunità civile sono ufficialmente indipendenti, ma strettamente e segretamente iper controllati.
A vicenda iniziata, si entra in medias res nella sociopatia di un regime orwelliano. Le origini vengono rivelate nel corso della narrazione, procedendo a ritroso nella:
Ricostruzione dell’antefatto, con frequenti salti temporali, centellinando dati e informazioni utili.
Detto di George Orwell, sono frequenti le citazioni di film e autori e i richiami letterari. Diretto ed eccitante quello alla fantascienza di Ray Bradbury, alla persecuzione contro la cultura nel suo Fahrenheit 451.
Nato a Ciriè nel 1989, laureato in mediazione linguistica a Torino, appassionato di musica rap, cinema e fantascienza, Paolo Gaetano Napoli ha incontrato la distopia negli studi pre-Covid per la laurea magistrale in traduzione tecnico-scientifica.
È stato un arricchimento fondamentale, una crescita tanto umana che formativa. Significativa la tesi, Dalle origini della letteratura distopica all’antologia spagnola mañana todavía. Suo anche Il mondo della letteratura distopica, un itinerario di lettura per le Biblioteche Civiche torinesi in cui analizza i grandi classici del genere Il mondo nuovo, 1984, Fahrenheit 451, La svastica sul sole.
Quello che chiama Easy world è un mondo futuro apparentemente rasserenato, in cui tutto è in effetti eterodiretto, a costo del libero arbitrio personale. La panacea per tutti i mali, materiali, sanitari e politico-sociali, è l’assunzione-somministrazione di opportune dosi di Green, spacciata per una sostanza plurivitaminica, ma i cui effetti vanno ben oltre i decantati poteri energizzanti. Una collettività in cui l’appiattamento, l’omologazione, il conformismo coatto vengono garantiti anche da un ferreo controllo lessicale centrale. Molte parole spariscono. Bandite, vietate.
Il titolo stesso gioca sui vocaboli inglesi “word-parola” e “world-mondo”, che la presenza o meno di una semplice "elle" trasforma l’uno nell’altro, nell’idioma britannico.
Ostentata artificiosamente dal potere dominante, l’armonia di facciata della società perfetta del futuro maschera una coazione intransigente delle masse.
Il giovane Nicolas ha apre progressivamente gli occhi sulla realtà dopo un risveglio più cosciente degli altri in un appartamento che stenta a riconoscere, mentre poco a poco tutti i sofisticati apparati tecnologici che servono a facilitare la vita delle persone in quel mondo nuovo e impeccabile sembrano fare i capricci, escludono Nick, lo emarginano.
Da quel giorno di aprile, il disagio del ragazzo cresce, sotto ogni piccolo e finora scontato aspetto di una quotidianità fino ad allora “incosciente”. Qualcosa dentro di lui comincia a risvegliarsi - il Green a certe condizioni può fare poco - spingendolo sempre più verso una situazione di pericolo. Più si dimostra anticonformista, anche involontariamente, più si espone. Per i non allineati ci sono in agguato i CdD, gli odiosi Centri di Detenzione. Li aveva sentiti citare in una video-inchiesta online, poi misteriosamente scomparsa. Gli enti governativi smentiscono sempre con forza qualsiasi voci riguardante.
Gli incontri giusti lo aiuteranno a far luce sul mondo “meraviglioso” controllato dal social network della multinazionale DESASO.
Dal terzo capitolo, appare un ulteriore protagonista. Il piccolo Kris, un bambino che vive altrove, legato ad altri problemi e percorsi storici. Insieme lotteranno per quello che dovrebbe essere l’obiettivo di ognuno di noi sulla Terra: garantire un futuro migliore.
Napoli annuncia che il romanzo pubblicato dalle torinesi Pathos è il primo titolo della trilogia Sogni distopici, in cui intende affrontare temi come l’amicizia, la sessualità, la schiavitù, l’abbandono della cultura.
An easy wor(l)d. Sogni distopici
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: An easy wor(l)d. Sogni distopici
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