Amo te… starò con lei per sempre di Camilla Ghedini, Brunella Benea

"La storia tutta è piena di donne talentuose e di successo che hanno scelto la verità di un amore sbagliato secondo il comune sentire, ma giusto secondo il loro sentire. Il punto è unico e universale: può capitare. E certe volte, va bene così."

La giusta premessa al racconto di Florinda e Anita, le protagoniste del romanzo, amiche ai tempi dell’adolescenza che ritrovandosi per caso un giorno vedono riaffiorare la complicità di un tempo. Gli anni trascorsi le hanno rese donne alle prese con la vita e il lavoro, e il collante della loro nuova e ritrovata amicizia diviene l’esperienza di entrambe di aver amato un uomo sbagliato.

Florinda è una giornalista freelance, Anita lavora come grafica e coltiva fin da ragazza la passione per la politica. Tra un sorriso e una lacrima, il dolore e l’ironia, le nostre donne un po’ impacciate ma determinate aprono il loro cuore, si confessano svelando le loro più intime speranze e la loro solitudine. Insieme riescono inizialmente a parlarne a malapena, un pudore le costringe al silenzio, ma poi pian piano si raccontano trovando nelle loro storie molti punti in comune. La sconfitta per un amore finito farà breccia nei loro cuori e riuscirà a legarle in una amicizia matura e rivitalizzante.

Come in un diario, si susseguono i giorni di una nuova settimana nella quale Florinda, nonostante l’avvertimento del terapeuta ad apportare cambiamenti nella sua vita, è ancora presa dalla fine della sua storia d’amore. La elabora come un lutto, una storia maledetta che la influenza ancora in ogni suo gesto quotidiano. Ricordati che non sei sola mai, amava dirle. Invece si è ritrovata sola e in più con il senso delle relazioni completamente perso, infatti anche frequentare gente, in libreria o al ristorante, era diventata per lei una fatica imbarazzante. Ripensa spesso con tristezza alla sua storia d’amore, a come era cominciata e a come è finita.

“ Non sapeva perché era successo, era successo e basta, come succedono le cose vere, belle o dannate che siano. Era successo sei anni prima, perché la sua pancia, il suo cervello e il suo cuore l’avevano spinta in quella direzione. Perché quando lo aveva visto la prima volta, alto, moro, le lebbra carnose e il viso tenero, le viscere le si erano contorte. La sera stessa lui le aveva inviato un messaggio: con te verrei in capo al mondo… “

Ne soffre Florinda, e ancora più adesso che ha compreso di quanto sia stata presa in giro in tutti gli anni che lo ha amato. È come se qualcuno l’avesse svuotata. Una sofferenza che non riesce a placare e che la fa sentire come un catino di ferro vuoto, con le pareti da pulire perché sporche e in alcuni tratti arrugginite. Anita, invece, è riuscita a superare da poco la fine del suo amore, complice il destino che è stato determinante nella sua storia d’amore, a cui lei si è arresa inevitabilmente. L’amore, giusto o no, sboccia in un battibaleno, ci si accorge di aver trovato l’uomo della propria vita, colui che ci si aspettava e che abitava i propri sogni, e poi quasi senza accorgersene, ci si inoltra in un guado impercorribile ed ha inizio il calvario. Nasce così il legame imprevisto, forte, una passione coinvolgente e irrinunciabile. Ma Anita sa bene quanto sia difficile vivere l’amore a metà, dominare la gelosia e le tante rinunce.

Gli uomini, protagonisti indiretti di queste storie, non brillano per la loro indole; sono uomini in fuga dalle proprie emozioni e con le frasi ricorrenti ti amo e ti amerò sempre, tentano di mitigare rivelando, alla fine, un animo vile e una fragile personalità. Primeggiano nei racconti delle protagoniste le loro continue bugie e menzogne con cui tentano di giustificare se stessi, nascondendosi all’ombra delle proprie famiglie e rimanendo spesso indifferenti verso la persona che dichiaravano di amare.

"Amo te… starò con lei per sempre" (Giraldi, 2014) è un libro al femminile, che narra delle amanti, donne protagoniste consapevoli delle loro scelte, che vivono nell’attesa di una conferma al loro amore che mai arriverà, ostaggi di uomini che ingannano, e che poi si ritrovano in un una gabbia sentimentale che le renderà invisibili e silenziose.
L’amante, oggi come ieri, non è mai stata tollerata, amata, né giustificata nel nostro comune sentire, e allora ben venga l’intenzionalità delle due autrici, la giornalista Camilla Ghedini e Brunella Benea, consulente di impresa, il cui obiettivo (che è anche la premessa al libro) è che venga istituita la Giornata Nazionale dell’Amante.
Un tema coraggioso, un mondo femminile messo a nudo e affrontato con garbo e leggerezza. È lo stesso garbo che vede noi donne solidali e partecipi alla realizzazione del loro progetto.