A scuola con portamento di Antonella Sgueglia

Portamento? Cosa vi fa venire in mente questa parola? Magari delle zitelle inacidite che vi bacchettano le mani mentre cercate di camminare con dei tacchi alti e qualche libro sulla testa. O forse vi fa pensare alla grazia, alla leggiadria di una camminata, all’eleganza di una mano che porta il cibo alla bocca, non viceversa. Un’eleganza che profuma di vaniglia, una grande sala apparecchiata con tovaglie ricamate e un gran sole che illumina tutto con la sua radiosità…

Cristina ha quattordici anni, tanta voglia di crescere e assomigliare ai propri idoli. E anche di poter passare del tempo con le amiche del cuore. Magari trovare l’amore…
Purtroppo le ragazze la snobbano, poiché intravedono subito l’enorme potenziale e ne sono terribilmente invidiose. L’amore crede di averlo trovato con un ragazzo, il più bello della scuola. Purtroppo si tratta di un amore a senso unico, in quanto lui fa coppia fissa con la ragazza più popolare della scuola. Insomma, non è proprio un grande inizio per la nostra Cri. Dopo la tempesta, però, torna sempre il sereno, fosse anche un singolo raggio di sole… Un raggio che servirà ad illuminare il suo cammino futuro. Un sentiero magari un po’ stretto e scosceso, ma sarà il suo sentiero.

Antonella Sgueglia scrive un’opera colma di delusione e speranza in egual misura. Le delusioni serviranno proprio a farci capire chi siamo, e la speranza di un giorno migliore servirà a farci andare a letto alla sera, sereni, e a darci la carica per il giorno successivo. Una storia dolce e reale, tanti piccoli consigli che potranno fare la differenza tra un muso lungo e un sorriso smagliante che invoglia ad affrontare il giorno successivo. Consigliato, soprattutto per le giovanissime.