6 in stand by di Silvia Scibilia

Dopo il romanzo d’esordio, “Ghiacciolo con Nutella” (2008 Ed. Il Filo), Silvia Scibilia torna fra le novità più recenti e racconta in "6 in stand by" (Butterfly Edizioni, 2011) una storia intensa, piena di sentimenti e di desideri: ambizioni, paure, amicizia, sesso e, come se ciò non bastasse, lo fa con uno stile efficace e ricco, a tratti umoristico.

La protagonista è Laura, una donna giovane e bella giunta a un punto di non ritorno. Sempre incerta sul da farsi, Laura attraversa una crisi profonda dove tutto è messo in discussione: l’amore, la famiglia, le consapevolezze e le rassicuranti certezze che ne hanno fatto finora una ragazza mite e sottomessa. Per Laura finalmente è arrivato il momento di crescere, ma il percorso è difficile e doloroso. La svolta potrebbe essere destabilizzante e Laura si concede prepotentemente una pausa, si raccoglie in un’indefinita condizione sospesa rispetto alla situazione divenuta improvvisamente intollerabile e, come una perla, si affaccia dal suo prezioso guscio d’ostrica per intravedere occasioni e possibilità.

Qualcuno disse "quando non sai cosa fare, non fare niente", ma a Laura il niente non si addice: lei è creativa, energica, sorprendente, vitale e ha bisogno di una via di fuga. Intanto gli eventi scorrono, come i ricordi. La trama è fitta di incontri che spesso Laura vive nel costante -ingombrante- confronto con una sorella spregiudicata ma protettiva e anche da questo, ma non solo, nasce la voglia di contrastare e recuperare se stessa con le proprie forze, di mettersi alla prova con le proprie fragilità, fatte di consistenza leggera, gioiosa e tormentata assieme. Questa è Laura: sensibile e delicata, potremmo condividerne la spontaneità e l’onestà, fino al limite di un’ingenuità d’altri tempi, anima e intelligenza si fondono in lei alla ricerca di continue conferme. La voce narrante si cala poi in ruoli di volta in volta diversi, capaci di emozionare e distillare pensieri.

"Meglio spento che in stand by -dice Massimo- per lo meno è uno stato definitivo"

così commenta l’attesa nella quale Laura, sua moglie, lo pone e ne decide la vita. I toni si fanno invece più pacati e familiari nell’intimità dei dialoghi con Mirko: un padre che tenta di conoscere suo figlio e di recuperare il tempo perduto; una madre che tenta di proteggerlo, a modo suo. Le massime cinesi, la voglia di riscatto, le cavalcate all’aria aperta restituiscono al lettore un grande senso di libertà verso la vita e la semplicità delle piccole cose. E’ un racconto disincantato con l’unica controindicazione di leggersi in modo così piacevole che il finale arriva in fretta.

- Edizioni Butterfly 2011
- pp.344 € 15,50