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Via Crucis: cos’è e quando si fa

Cos’è la Via Crucis e quando si fa? Vediamo tutte le informazioni su questo rito della chiesa cattolica passando anche per la sua storia e il valore nell’ambito della Pasqua.

Ilaria Roncone
Ilaria Roncone Pubblicato il 10-04-2020

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Via Crucis: cos'è e quando si fa

La Via Crucis, dal latino Via della Croce o anche Via Dolorosa, è un rito della chiesa cattolica atto a ricostruire e commemorare il doloroso cammino compiuto da Cristo mentre si dirigeva verso la crocifissione sul Golgota. Recentemente il rituale della Via Crucis è stato integrato con quello della Via Luci, che celebra i cosiddetti misteri gloriosi (la vita di Cristo, la sua Resurrezione e la Pentecoste).

Che cos’è la Via Crucis? Si tratta di un momento di preghiera, di riflessione e di cammino penitenziale. Solitamente la Via Crucis si celebra nei venerdì di Quaresima, specialmente nel venerdì santo. Come di norma sarà il Papa a compiere questo cammino che verrà trasmesso in diretta su Rai 1 dalle ore 20:50. Per questa Pasqua 2020 Papa Francesco sarà solo per le strade, dal momento che l’epidemia impedisce di muoversi e soprattutto di uscire di casa.
Di seguito vediamo nel dettaglio la storia della Via Crucis, quando si celebra e le tradizioni ad essa legate.

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Via Crucis: storia e origini

La maggior parte degli studiosi fa risalire l’inizio di questa devozione a Francesco d’Assisi e, più in generale, alla tradizione francescana. Alcuni invece parlano delle visite di Maria madre di Gesù nei luoghi della Passione di Gerusalemme.
Risale al 1294 il racconto di Rinaldo di Monte Crucis, frate domenicano, che parla della salita al Santo Sepolcro in una serie di tappe chiamate stationes, stazioni. Si tratta del luogo della condanna di Gesù, dell’incontro con le donne pie, della consegna della croce a Simone di Cirene e di tutti gli altri episodi che caratterizzano il percorso della Passione di Gesù fino alla sua morte in Croce.

La Via Crucis, in origine, comportata il recarsi materialmente nei luoghi dove Gesù aveva camminato e sofferto fino alla morte. Considerato, però, che tale pellegrinaggio era e tutt’oggi è molto difficile per tante persone, nelle chiese cominciarono a rappresentarsi le stazioni. Si trattava di un modo di partecipare, per chiunque lo volesse, in maniera ideale al cammino che a Gerusalemme ciascun credente può fare. Le stazioni, quindi, altro non sono che la rappresentazione degli episodi dolorosi accaduti a Gesù nel corso del cammino, messi lì apposta per creare nello spettatore carica emotiva.

Una delle prime volte documentate in cui la Via Crucis è stata riprodotta fuori dalla Terra Santa risale al XIV secolo, quando il frate domenicano Alvaro da Cordova ha ricreato la Passione nel suo convento.
La pratica di replicare la Via Crucis in giro per il mondo viene diffusa dai pellegrini nel corso dei secoli. Tra coloro che maggiormente hanno rivoluzionato nel senso di forma e diffuso la Via Crucis c’è sicuramente San Leonardo da Porto Maurizio, frate minore francescano che ne ha create alcune centinaia. Tanto si diffuse la creazione della Via Crucis che papa Benedetto XIV nel 1741 stabilì che ogni parrocchia non potesse avere più di una Via Crucis.

Stazioni della Via Crucis

Tradizionalmente si parla di 14 stazioni della Via Crucis, ovvero:

  • Gesù che cade la prima volta;
  • Gesù che incontra la Madre;
  • Gesù che viene aiutato da Simone di Cirene a portare la croce;
  • il volto di Gesù viene asciugato da Santa Veronica;
  • Gesù che cade per la seconda volta;
  • Gesù che consola le donne di Gerusalemme;
  • Gesù che cade nuovamente;
  • Gesù che viene spogliato delle sue vesti;
  • Gesù inchiodato alla croce;
  • Gesù che muore sulla croce;
  • Gesù che viene tirato giù dalla croce;
  • il corpo di Cristo depositato nel sepolcro.

Ci sono anche schemi alternativi a questo articolati secondo il Vangelo. Papa Giovanni Paolo II al Colosseo nel 1991 ha fatto la via Crucis con uno schema diverso, sempre costituito di 14 momenti, e questa Via Crucis è stata usata per celebrare la Pasqua anche dal suo successore, Benedetto XVI.

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Oggigiorno ogni chiesa cattolica ha la sua Via Crucis e, quantomeno, una sequenza interna di murale. A seconda del momento della storia il numero e il nome delle stazioni può cambiare radicalmente. Attualmente c’è un elenco di 14 stazioni che viene considerato universalmente accettato. Lungo le pareti delle chiese l’ordine degli eventi non è sempre lo stesso e può essere, in maniera indifferente, orario o antiorario.
Come abbiamo già accennato, la Via Crucis si esegue, solitamente, nei venerdì che caratterizzano il periodo della Quaresima, specialmente venerdì santo.

La Via Crucis viene frequentemente accompagnata da canti e preghiere con un sottofondo musicale che, solitamente, è dato dalla sequenza dello Stabat Mater Dolorosa.
Tradizionalmente la Via Crucis è entrata a far parte dell’insieme delle rappresentazioni popolari anche in Italia, dove la più antica risale al 1729, in provincia di Novara e ad opera di Romagnano Sesia. Solitamente nella rappresentazione della Via Crucis sono impegnati circa 300 personaggi, in questo paese. Oltre a quella di Novara ci sono altre Vie Crucis storiche nella penisola, come quella di Antignano (provincia di Asti), quella di Trapani o quella di Marsala.

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Via Crucis in tv: come vedere in diretta quella del papa

Ogni anno il Papa celebra la Via Crucis in occasione del venerdì santo, che quest’anno cade in un momento molto particolare per il nostro Paese. Il lockdown coinvolgerà anche la Pasqua e per molti vedere la diretta della Via Crucis 2020 potrebbe essere un modo per sentirsi meno soli.
La via Crucis del papa non viene seguita solo in Italia, ma tutto il mondo si trova ad avere gli occhi puntati su questo momento così importante per il mondo cristiano.

Per vedere la diretta dell’evento è sufficiente sintonizzarsi dalle 20:50 su Rai 1, Tv 2000 o Sky Tg24 per assistere alla celebrazione al Colosseo. In uno scenario estremamente suggestivo con l’illuminazione di migliaia di candele la processione condotta dal papa si muove all’interno del Colosseo per arrivare fino alla collinetta dove sono rimasti i resti del “Tempio di Venere e Roma”. Da quel punto il papa rivolge una preghiera al mondo cominciando un silenzio che terminerà solo per la veglia pasquale di sabato.
Quella del 2020 sarà senza dubbio una Via Crucis che rimarrà nella storia, dal momento che la quarantena e il periodo di chiusura in casa forzata mostreranno una Roma deserta.

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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Via Crucis: cos’è e quando si fa

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Commenti: 1

  • Salvatore Messina
    19 aprile 2019, 10:12

    Gloria a Cristo Gesù!

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