"Vi capita mai di avere la sensazione che qualcosa di molto prezioso venga un po’ discriminato, resti relegato in penombra? Ebbene, a me è capitato di voler mettere in piena luce la poesia, non per vanto, superbia, per scelta volontaria, ma spinta da intima necessità di raccontarmi e raccontare un pezzo di identità del mondo attraverso i versi, il più possibile con occhi autentici, senza filtri, puntando all’essenzialità delle cose."
Teresa Capezzuto, insegnante e giornalista, così ci spiega com’è nata l’idea di “Autentica”, che è il titolo della sua opera prima, una raccolta di poesie pubblicata dalla torinese Genesi Editrice a fine giugno 2018.
- Perché scrivere poesie?
“La poesia per me fa parte della vita, è vicina a noi e persino lettori non abituali e magari refrattari ad accostarsi ai versi, possono apprezzarla, perché la poesia ha tanto da dire, possiede un fascino intrinseco, una bellezza da esaltare, una forza prorompente, una musicalità disarmante”.
La poesia introduttiva alla silloge inizia così:
Narro di viaggi, suggestioni, (dis)incanti.Vi lancerete curiosi, leggericon belle alicontemporanee, musicali.Incontrerete emozioni, graffi,burle, riflessionisemplicemente vitali.La mia non è malinconia,ma autentica poesia.Tocco lo schermo,digito sulla tastiera:immagini e parolesono la mia scienza di frontiera.
“Autentica” narra in versi di temi molto vari, legati più all’attualità o universali, con testi mai banali, alcuni più musicali e sonori con rime e assonanze che scintillano, altri più ironici in punta di fioretto, altri ancora con immagini che spiccano.
- Quali argomenti trattano le tue composizioni?
“Parlo di amore, dolcezza, solitudine, della ricerca di sé e di identità, sorrido alla vita, esalto la bellezza della natura, ho composto un inno alla libertà, ma anche tocco il mondo della comunicazione, dei social e dei talent, faccio una parodia delle favole dei politici, mi batto contro la violenza sulle donne e sulla pari dignità dell’amore omofilo. Parlo della vita nelle sue forme, ognuno può immedesimarsi, intuire significati, è un work in progress fra autore e lettore”.
- Insomma, c’è una scrittura dove spicca la parola che cerca la relazione con il lettore, un dialogo, dentro le tre sezioni della raccolta: Viaggi, Suggestioni e (Dis)incanti.
“Certo, e di dialoghi ce ne sono pure nella silloge. Con quel genio universale di Leonardo da Vinci, con Michelangelo mentre libera il prigioniero dal marmo, l’astronauta Samantha Cristoforetti con un gioco di punti di vista, e nell’epilogo tiro in ballo persino Papa Francesco, come testimonianza di una persona carismatica, nella poesia Insieme. Ecco, forse insieme è la parola chiave: la vita di ciascuno di noi è legata a quella degli altri. Con la condivisione, la relazione, il fare insieme si superano le difficoltà”.
Proprio sulla forza nel superare le difficoltà dopo uno schianto, una brutta esperienza, si sofferma la poesia dal titolo Crash, che Teresa Capezzuto ha voluto regalare a tutti i lettori.
CrashAssaggia, assapora, gusta senza frettaquei repentini istanti, prima del crashCi si sbatte contro a quel treno d’illusioniavariate, scadute,è un attimo!Le sue strisce d’acciaio ci solcano la pelle,mentre il sibilo prolungatoci sconquassa nel profondo.Poi il silenzio.E lui, perfido, ridacchiacon sarcasmo sempreviolando l’armonia:piante e fiori gli s’inchinano.Scontri, collisioni, schianti,è sorprendente,ammaccano ma non ci annientano.Sotto choc ci rialziamo più forti,infrangibili quasi.Anzi, attendiamo quel fischioche ne preannuncia l’arrivo.Anestetizzati, avanziamo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Teresa Capezzuto ci racconta “Autentica”, la sua prima raccolta di poesie
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