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Quando i sogni possono diventare realtà: intervista a Chiara Moscardelli

Dopo il grande successo di Volevo essere una gatta morta (Einaudi Stile Libero, 2011) e La vita non è un film (Einaudi Stile Libero, 2013), Chiara Moscardelli torna in libreria con un romanzo esilarante, divertente e appassionante, Quando meno te lo aspetti (Giunti, 2015). Ne parliamo con la scrittrice.

Giulia Ciarapica
Giulia Ciarapica Pubblicato il 04-07-2015

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Quando i sogni possono diventare realtà: intervista a Chiara Moscardelli

Dopo il grande successo di Volevo essere una gatta morta (Einaudi Stile Libero, 2011) e La vita non è un film (Einaudi Stile Libero, 2013), Chiara Moscardelli torna in libreria con un romanzo esilarante, divertente e appassionante, Quando meno te lo aspetti (Giunti, 2015).
La protagonista, Penelope Stregatti, che si contraddistingue per la sua dolce goffaggine e per la spiccata simpatia - tutta rigorosamente made in Italy -, entrerà subito nei cuori di tutti i lettori, coinvolgendoli in una storia che ha il sapore delicato, e tuttavia incisivo, della quotidianità.
Il successo di Chiara Moscardelli è in continua ascesa e di questo abbiamo deciso di parlare proprio con lei.

  • Chiara Moscardelli, romana che vive a Milano e scrive un romanzo su una ragazza di origini baresi, Penelope Stregatti. Già questo basterebbe ad incuriosire il lettore che dovrà proprio misurarsi con il dialetto pugliese di Penelope e della sua esilarante nonna. Ma ancora prima di tutto questo, da dove nasce l’idea di scrivere un libro come Quando meno te lo aspetti?

Mi piaceva l’idea di creare un nuovo personaggio che si allontanasse dalla Chiara Moscardelli dei libri precedenti. E guarda caso Penelope Stregatti è single, quasi quarantenne, goffa, in cerca del suo posto nel mondo. In effetti non mi somiglia per niente!

  • Penelope Stregatti, o Theresa Page che dir si voglia, assomiglia moltissimo alla Bridget Jones combina-guai che ha avuto un grandissimo successo, soprattutto cinematografico. Ma questa “Streghina”, come la chiama la sua amica Letizia, viene delineata in modo così dettagliato e accurato fin nei minimi particolari che sembra quasi che tu la conosca di persona… Quanto c’è di autobiografico, in realtà?

Streghina sono io! O meglio è quello che vorrei essere. Lei, alla fine, realizza i suoi sogni e, se la sottoscritta non ci riesce, volevo almeno dare una possibilità alla mia protagonista. Anche Letizia e Federico, gli amici di Penelope, sono i miei cari amici qui a Milano. Anche io sono una “trapiantata” in questa città, anche se vengo da Roma. Ed anche a me è caduto un dente sul più bello, purtroppo!

  • “Forse quel famoso qualcuno aveva ragione, la vita può cambiare in un attimo. Ma sono del parere che un po’ bisogna volerlo questo benedetto “cambiamento””. Il cambiamento arriva “quando meno te lo aspetti” oppure l’occasione va creata, secondo Chiara Moscardelli?

L’occasione va creata, ma è un fattore psicologico più che reale. Nel senso che è la giusta predisposizione che fa accadere le cose. I cambiamenti non piovono dal cielo, ma, se anche lo facessero, se una non è pronta ad accoglierli, potrebbe neanche non vederli.

  • Tornando alla protagonista del tuo romanzo, Penelope, riscontriamo molte qualità (ha una laurea, due master in giornalismo, parla cinque lingue) che, però, proprio lei sembra non riuscire a sfruttare a suo favore, pur essendone cosciente. Qual è il più grande limite di Penelope? Quale il suo più grande timore?

Lei non crede in se stessa. Questo la blocca. Noi siamo il nostro peggiore incubo. Se ci vediamo brutte, lo saremo anche per gli altri. Penelope crede che il fatto di non avere ancora incontrato il suo principe azzurro la renda inadeguata. Non è così. Noi siamo complete anche da sole. Non abbiamo bisogno che qualcun altro ci completi. Ma questo lo si impara con il tempo. Io ancora non ci sono riuscita. Penelope sì.

  • Potremmo dire che il punto di forza di Quando meno te lo aspetti è il fatto di riuscire ad avvicinarsi così tanto ai lettori perché, in fondo, parla della vita di tutti i giorni, delle difficoltà che ognuno di noi potrebbe incontrare quotidianamente? Dopotutto anche i personaggi sono molto “reali”, a partire dagli amici di Penelope, passando per le detestabili colleghe di lavoro fino ad arrivare a Penelope Stregatti stessa.

Mi piace l’idea di creare familiarità tra i miei personaggi e i lettori. Quando qualcuno mi scrive che Penelope - o la Chiara dei libri precedenti - la considera quasi un’amica, io sono felicissima. Era quello che volevo.

  • “Mai arrendersi ai propri sogni, mai smettere di avere il coraggio di realizzarli”. Chiara Moscardelli, come Penelope, ha una sua lista dei desideri? E quanti dei suoi sogni è riuscita a realizzare?

Io, come Penelope, ne avevo tanti e di simili. Anche per me la mancata realizzazione dei primi tre, innamorarmi, incontrare l’uomo giusto, sposarmi, ha bloccato tutti gli altri. In realtà senza che ce ne accorgiamo riusciamo a ottenere molto dalla vita, solo che, purtroppo, tendiamo a desiderare sempre quello che non abbiamo. Per esempio io non sognavo di scrivere e di pubblicare, eppure l’ho fatto e se anche non ho incontrato l’uomo giusto devo però pensare a questo, no?

  • Quando meno te lo aspetti si presta, innegabilmente, a diventare un divertentissimo film di successo. Chi vedresti bene, ipotizzando, nei panni di Penelope Stregatti? E in quelli del conte Ristori (o Galanti che dir si voglia)?

Magari! Mi piacerebbe tantissimo! Beh, già che ci siamo Ristori facciamolo fare a Ristori…e quindi ad Alessandro Preziosi! Penelope... la Cortellesi?

  • La strada del successo letterario ormai sembra non avere più troppi segreti per te: Volevo essere una gatta morta, La vita non è un film e ora Quando meno te lo aspetti. A quando il prossimo romanzo? Progetti futuri?

Ce l’ho già in testa! Spero il prossimo anno, se riesco a trovare il tempo di scriverlo!

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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Quando i sogni possono diventare realtà: intervista a Chiara Moscardelli

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