Il Premio Sila ha una storia antica: nasce nel dopoguerra, nel 1949, per gettare le basi della ricostruzione su solide fondamenta culturali, per la Calabria e per l’intero Paese. Nel 2010 è nata anche l’omonima fondazione per riprendere la tradizione del prestigioso premio letterario che, sopito dopo le manifestazioni degli anni novanta, ha trovato nuovo impulso a Cosenza, grazie alla Banca Carime (presidente A. Pisani Massamormile), l’Arcivescovo di Cosenza (Mons. S. Nunnari), e all’avv. E. Paolini. Alcuni dei più noti giurati, nel corso delle diverse edizioni, sono stati: Giuseppe Ungaretti, Carlo Bo, Leonida Répaci, Carlo Levi, Rosario Villari.
Ambizioso e ancora valido lo scopo del Premio Sila:
“I fondatori pensarono di offrire con l’istituzione del premio una risposta alla domanda e al bisogno di ricostruzione, anche culturale, che proveniva da vasti settori della società calabrese. Fu una risposta sia all’ansia di rinascita materiale e intellettuale che all’esigenza di ricostruire, rinnovandoli, vecchi circuiti politici e culturali; fu il tentativo, riuscito, di individuare nuove forme di elaborazione e circolazione delle idee che non tenessero fuori dai confini della Calabria la nuova cultura che riprendeva vita e germogliava rigogliosa in Italia e in Europa.
Già allora si avvertiva la necessità di connettere la dimensione locale alla complessità di un globale percepito, con acume, come termine di riferimento imprescindibile. (...) Ancora oggi si avverte la necessità, tutt’ora impellente, di stimolare, in un periodo storico complesso e difficile, la ricostruzione di un tessuto sociale attraverso percorsi culturali che richiedono attenzione, sensibilità e partecipazione”.
Il Premio Sila ha sezioni dedicate alla letteratura e all’economia. Quest’anno il lockdown ha determinato lo spostamento delle candidature al 10 luglio, ma in data odierna è stato svelato il resoconto della giuria per la Decina2020, dato in rigorosa lettura alfabetica, con una conferenza stampa e una diretta su Facebook.
Premio Sila: Decina2020
- Roberto Andò (Il bambino nascosto, La nave di Teseo),
- Marta Barone (Città sommersa, Bompiani),
- Jonathan Bazzi (Febbre, Fandango),
- Giorgio Fontana (Prima di noi, Sellerio),
- Paolo Jedlowski (Intanto, Mesogea),
- Melania G. Mazzucco (L’architettrice, Einaudi),
- Elena Giorgiana Mirabelli (Configurazione Tundra, Tunuè),
- Remo Rapino (Vita, Morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, minimum fax),
- Igiaba Scego (La linea del colore, Bompiani),
- Gennaro Serio (Notturno di Gibilterra, L’orma editore).
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Premio Sila: svelata la Decina2020
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