Nella sala Venere de La Nuvola, durante la manifestazione romana Più libri più liberi, si è tenuto giovedì 6 dicembre un interessante dibattito ricco di consigli utili per gli esordienti. A dialogare sono stati Mario Marchetti del Premio Calvino, che ha moderato il dibattito, la fondatrice del premio Megamark, Daniela Balducci e due scrittori che da esordienti sono riusciti a farsi conoscere: Mario Desiati, autore Einaudi, e Andrea Esposito, autore per Il Saggiatore.
A iniziare a dialogare è Marchetti che ci racconta quanto uscire dall’ombra sia complesso e soprattutto far uscire il manoscritto dal cassetto risulti un passaggio molto complesso. Il primo consiglio è quindi quello di avere pazienza, dal momento che spesso c’è ansia di pubblicare e per questo molti scrittori ricorrono a autopubblicazione e piccolissime tipografie. Un’idea che, come vedremo anche dopo, non risulta delle migliori.
Ci sono infatti tantissime altre forme per proporre il proprio lavoro, che a parere di Mario Marchetti del Premio Calvino sono strade di gran lunga migliori per "uscire dall’ombra".
A suo parere, da evitare è proprio l’autopubblicazione, perché il libro fatto in questa maniera ha un effetto boomerang, spesso infatti non è stato rivisto, non è curato, non ha alcun tipo di editing finale e quindi va contro l’autore stesso che presenta nella maggior parte dei casi un lavoro poco professionale. Ma quali strade si hanno davanti per un esordiente?
Prima di tutto, dice Marchetti, si può lavorare con una scuola di scrittura, rivolgersi alle agenzie specializzate per avere un parere oppure ci si può rivolgere a riviste specializzate che in molti casi sono un ottimo modo per iniziare.
Altra strada è rivolgersi ad un premio per inediti, come ad esempio il Premio Calvino, che ha una peculiarità: per ogni esordiente che propone il proprio manoscritto, si rilascia una scheda di valutazione, che orienta lo scrittore. Scrivere è una cosa bella, dice Marchetti che afferma anche:
"scrivere è un modo per chiarirsi le idee anche e il Premio Calvino vuole proprio dare un primo orientamento allo scrittore".
Ogni anno il premio in questione riceve circa 700 manoscritti che vengono letti in 3 mesi, da cui poi vengono selezionati i 9 finalisti e di solito 6/7 vengono pubblicati.
Questo secondo Marchetti è il modo migliore per gli esordienti, perché partecipare ad un premio per esordienti è un modo per dare luce al testo. Gli scrittori dovranno tenere inoltre presente che, per far pubblicare il proprio libro, ci si dovrà dare tanto da fare e soprattutto si dovrà farne un lavoro, prendendo parte a presentazioni e soprattutto ottenerne recensioni, usare i social e mostrarsi.
Due scrittori raccontano la loro storia
Mario Desiati, autore Einaudi e candidato al Premio Strega nel 2011 con Ternitti (Mondadori), racconta la sua esperienza personale per mostrare il proprio percorso. L’esordio arriva nel 2003, ma da allora il mondo è molto cambiato. Dopo aver lavorato per 12 anni in Mondadori e in Fandango arriva alla scrittura.
Il suo consiglio per uno scrittore alle prime armi è quello di avere un approccio anche intellettuale alle cose, di studiare molto, leggere tanto, non solo autori del presente, ma anche autori classici.
Mandare manoscritti alle case editrici a strascico invece è la cosa più sbagliata che un autore possa fare. Si deve fare una selezione e capire se la casa editrice pubblichi opere di quel genere, ci si deve rendere conto se sia possibile essere pubblicati. Desiati ad esempio ha iniziato pubblicando racconti per riviste specializzate: così il nome può cominciare a girare anche nelle piccole case editrici e quando ha avuto in mano un manoscritto buono riuscì così a pubblicarlo.
Desiati afferma:
"La rivista la consiglio anche adesso ai tempi dei social, perché la carta resta e ha una consistenza fisica. C’è ancora Nuovi Argomenti, c’è Gli Asini e molte altre".
Particolare l’esperienza di Andrea Esposito, ora autore per Il Saggiatore e finalista della XXX edizione del Premio Calvino. Mandò il suo proprio manoscritto solo a Premio Calvino, decise di inviarlo solo a questa premiazione e non alle case editrici, Perché usciva da un periodo burrascoso con il proprio modo di scrivere.
Dopo aver fatto pace con la scrittura ha ripreso a scrivere, anche in modo più azzardato e con qualcosa che faceva piacere a lui.
Il manoscritto che inoltrò al Premio Calvino non era stato letto da nessuno, nemmeno dalla casa editrice minimum fax presso cui lavorava, che proponeva la scheda di lettura.
Il consiglio di Esposito è di non avere fretta, non cercare in ogni modo di uscire in libreria, dal momento che se si procede con una pubblicazione sciatta e poco curata non si ha spazio. Non essere sugli scaffali delle librerie è come non esistere e per questo Esposito agli scrittori esordienti consiglia di non affrettare i tempi e di trovare prima la propria dimensione e poi di proporre il manoscritto, ma solo quando si avrà una cosa davvero buona.
Daniela Balducci presenta il Premio per esordienti Megamark
Il Premio Megamark è un premio giovane, non solo per giovani, ma per esordienti. Premio pugliese che nasce nella provincia di Bari, ha alle spalle la fondazione Megamark, che da 3 anni permette agli esordienti di pubblicare il proprio primo romanzo.
Il Premio funziona nel seguente modo: tutti i romanzi che arrivano vengono letti da 5 giurati, che esaminano tutti i romanzi e stilano una lista con una valutazione, che permette in questo modo all’autore di avere un giudizio che è sia numerico che di gradibilità e 5 di questi sono poi i finalisti. I 5 romanzi che accedono alla seconda fase vengono dati ad una giuria di 40 lettori che valutano il romanzo e la somma dei voti decide il vincitore che ottiene 5.000 euro. Gli altri finalisti vincono invece 2.000 euro, ma l’importante non sono i soldi soltanto, ma il fatto che le persone conoscano il nome dell’autore.
L’obiettivo è quello di diffondere la cultura e la lettura e per questo vengono scelte 40 persone che di solito leggono e che amano leggere. L’edizione di quest’anno è stata vinta da Emanuela Canepa con "L’Animale femmina" e a febbraio ci sarà la nuova edizione.
Un’idea che permette a molti scrittori esordienti di farsi conoscere e soprattutto di farsi leggere.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Più Libri Più Liberi: consigli per scrittori esordienti da Premio Calvino e Premio Megamark
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