Papiroflessia. Di libri e di letture
- Autore: Guillermo Busutil
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2023
La papiroflessia è l’arte di piegare la carta per ottenerne forme tridimensionali. Il papiro, poi, è la superficie di una pianta, che si trova principalmente nel Nilo, che trasformata in fibra tessile, serve come superficie di scrittura, già ai tempi dell’antico Egitto.
In questo libro il termine papiroflessia racchiude in sé il gesto del "leggere", come se fosse una tradizione che parte da lontano, dall’antico, perché gli esseri umani leggono da secoli. Ma solo una parte di uomini e donne leggono da tempo, la maggioranza della popolazione non ha avuto la possibilità di avvicinarsi a questa azione, che comporta studio e fatica e benessere, materiale e interiore. Lo scrittore spagnolo Guillermo Busutil ha scritto non aforismi, che sono più lunghi di un rigo, di solito, ma nemmeno versi poetici,che, a volte sono composti da un singola parola.
Lo scrittore, in qualche modo ha creato un “origami”.
Originale e divertente già dal titolo, Papiroflessia. Di libri e di letture (Graphe.it edizioni, 2023, trad. di Roberto Russo, con postille in italiano di Antonio Castelnuovo e Massimo Gatta).
Chi scrive sa che “leggere” è un’azione meravigliosa e sorprendente, per studiare e per riflettere, per diporto o per informazione. Ma il lettore non accetta che ci sia una trama nascosta di implicita etica.
I libri non servono per dare codici di controllo o codici morali, non salveranno il mondo. L’esempio eclatante, riportato da molti filosofi recenti o del secondo Novecento, è su un bibliofilo tristemente famoso, Hitler, che era un grandissimo lettore, con diciottomila libri accertati nella sua biblioteca, leggeva un libro a notte perché soffriva di insonnia, ma "leggere" non gli impedì di annientare milioni di persone, tra i quali c’erano scrittori, intellettuali, lettori e lettrici e di bruciare libri per le strade di Berlino, perché immorali e pericolosi, lui che era un mostro.
Diviso in capitoli, con i tempi verbali di leggere, lo scrittore spagnolo Busutil, scrive i suoi origami tra cui:
La miopia del pensiero si misura in letture. Senza amore per le parole è difficile la lettura. Di notte ascolto i miei libri camminare scalzi per la casa. La lettura ha solo bisogno che si legga.
Queste cinque frasi, messe da sole in un rigo, servono per un’attenta riflessione o sono solo motti di spirito. Ma sicuramente ci sono due origami papiroflessie
che portano a una breve riflessione, ovvero che senza amare le parole, leggere è praticamente impossibile, è uno strazio o che leggere ha solo come scopo che si legga.
I libri mai aperti, o lasciati incustoditi sono uno spreco di carta, hanno perso la loro funzione, perché è vero, leggere è difficilissimo, in questo caso i libri servono come metratura per metterli in una biblioteca con un certo colore. Basta, dal momento che quei tomi siano pieni o vuoti è del tutto indifferente al non lettore.
Mentre poi ci sono altre brevi frasi che hanno all’interno il nome di uno scrittore o di una scrittrice e hanno come scopo il divertissement. O il gusto o il colore da abbinare a una lettura. Non sono sempre frasi irresistibili, perché lo scrittore ne ha scritte moltissime anche per riempire il libro.
Ne prendiamo cinque anche stavolta:
Virginia Woolf scriveva per salvarsi dalle onde. Fitzgerald scriveva per bere il fondo del bicchiere della vita. Il gusto per Proust è uno stato del tempo. Da Cechov ho imparato la natura dell’ascolto della natura. I libri di Chandler vengono interrogati e non si piegano.
Come si era detto, queste frasi che accolgono il nome di uno scrittore andrebbero lette, con la consapevolezza che alcune ti lasciano senza spiegazioni. Se non si sa che Virginia Woolf ha scritto un libro dal titolo Le onde o non si sa come è morta, è una frase inerte, incomprensibile. E le altre non fanno eccezione.
Questo è un libro eccentrico e bello, ma che va letto con moderazione, perché se no ti sfugge qualcosa. E poi è per lettori forti, soprattutto nelle frasi che nominano il nome di uno scrittore/una scrittrice.
Non è adatto soprattutto a chi pensa che la letteratura sia onesta, chiara e diretta e che, quindi, anche leggere lo è.
Anzi, bisogna mettere in conto anche che leggere, a volte, è soprattutto "una malattia".
Papiroflessia. Di libri e letture
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