Nebbia sul naviglio e altri racconti di Giorgio Scerbanenco

Scerbanenco non tradisce mai. Giorgio Scerbanenco e il noir. Avete mai letto di un binomio più azzeccato, di una coppia così affiatata da far impallidire persino Giulietta e Romeo?
Venti racconti, venti storie scaturite da una mente geniale, venti piccoli gruppi di pagine che allieteranno e scuoteranno le nostre giornate quelle che si trovano in "Nebbia sul naviglio e altri racconti".

Racconti apparsi su quotidiani e riviste tra il 1936 e il 1948, un tempo che appare lontano, lontanissimo, paragonato alla realtà che vediamo ogni giorno.
Eppure le case, i palazzi, le persone, le automobili… tutto quanto ci apparirà dinanzi all’istante, quasi una sorta di magia, e tutto sarà talmente nitido da darci l’impressione d’esser lì, davanti a quello scenario che non conosciamo ma che sentiamo già nostro.
Un tour che ripercorrerà il percorso di Scerbanenco in un genere che, al giorno d’oggi, sta conoscendo una nuova giovinezza. Un percorso deciso e piacevole da seguire, un’antologia che racchiude piccole grandi gemme che hanno contribuito a far conoscere un filone che merita le luci della ribalta.

Non voglio dilungarmi con inutili trame di qualche storia presa a caso, ogni racconto merita la vostra completa attenzione dall’inizio alla fine, e non voglio rischiare d’anticiparvi proprio ciò che vi resterà nel cuore.
"Nebbia sul naviglio e altri racconti" è un libro che racchiude la storia, ma anche la memoria di un’Italia che ormai non c’è più, un’Italia che qualcuno rimpiange e che qualcuno quasi teme.
Un libro che racchiude emozioni, vicende, sentimenti.
Un libro che racchiude l’anima di Scerbanenco. E questo basta.