

Nel 1945, impressionato dal cambiamento morale della sua città, Eduardo De Filippo, da poco separato dal fratello Peppino nella ditta teatrale, scrive in pochissimo tempo Napoli milionaria, manifesto tragicomico della città partenopea tra guerra e immediato dopoguerra.
“Napoli milionaria”: trama e personaggi


Link affiliato
Ambientata in un basso napoletano e divisa in tre atti, Napoli milionaria si apre nel 1942. Protagonisti sono i membri di una famiglia della piccolissima borghesia.
C’è anzitutto il capofamiglia, momentaneamente senza lavoro perché, essendo tramviere, non può essere in servizio per la sospensione del transito dei servizi pubblici a causa della carenza di carburante. Il figlio maggiore è un operaio, la figlia è casalinga mentre la moglie, donna Amalia, è impegnata nel commercio clandestino. La terza figlia, la piccola Rita, non si vede mai sulla scena ma è molto importante per lo svolgimento della vicenda.
Scena clou del primo atto quello della falsa veglia funebre. Il capofamiglia è costretto a fingersi morto per evitare che il suo basso sia perquisito dalla polizia, con conseguente arresto immediato. L’uomo recita il suo ruolo con serietà malgrado il bombardamento in atto. Il maresciallo giunto nel basso, colpito da tanto coraggio, giura di non arrestarlo.
Al contrario, nella versione filmica girata dallo stesso Eduardo nel 1950, a fingersi morto è un personaggio creato ex novo, tale Pasquale Miele, mentre il povero capofamiglia giunto in casa dopo la fine dei bombardamenti è comunque condotto in carcere.
Il secondo atto, ambientato intorno al 1944, vede la situazione mutata nella famiglia Iovine. Il basso è completamente ristrutturato, tutti i membri della famiglia sono eleganti e cambiati anche caratterialmente. La figlia esce con un soldato americano, il figlio ha rapporti con un ladro di auto e Amalia, arricchita con la borsa nera, è corteggiata dal suo socio “Settebellezze”. Il capofamiglia Gennaro è stato arrestato presumibilmente durante le retate di settembre 1943 e non dà più sue notizie. Intorno al basso tutti godono di improvviso benessere tranne la famiglia di un ragioniere, anche lui caduto in disgrazia, che è riscattato da Amalia, un tempo invidiosa della sua precedente presunta agiatezza.
Nel basso della famiglia Iovine si prepara la festa di compleanno di Settebellezze. Il capofamiglia torna improvvisamente e si accorge con disappunto della trasformazione dei suoi. Mentre tutti festeggiano allegramente, la piccola Rita, ammalata, non riceve le giuste cure.
Nel terzo atto, successivo alla festa, i protagonisti giungono alla consapevolezza dei loro errori. Il medico, chiamato in ritardo perché non considerato da una società piuttosto retriva, richiede la penicillina per la salvezza della piccola, ma il medicinale è sparito allo scopo di rialzare il prezzo. Amalia ha dismesso le sue arie da arricchita mentre la figlia maggiore trova il coraggio di confessare al padre di essere incinta e di essere stata abbandonata dal soldatino con cui usciva. Anche il figlio abbandona la cattiva compagnia a un passo dalla galera.
La svolta avviene con il ragioniere, che offre volontariamente il medicinale a donna Amalia. La sbornia è finita e tutti hanno capito che hanno esagerato. Adesso bisogna aspettare che passi la notte, “a da passa’ a nuttata” per vedere se ci sarà un cambiamento positivo. La commedia termina qui.
“Napoli milionaria”: la rappresentazione metaforica dell’Italia
Il film invece riprende la situazione pochi anni dopo, con la piccola Rita cresciuta e il figlio politicamente impegnato.
Anche nell’ultima versione televisiva di “Napoli Milionaria”, con Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo, Rita si vede. In effetti il personaggio della bambina è metaforico: Rita è l’Italia, poco considerata, colpita, in attesa di un miglioramento.
Tragicomica come la commedia della vita, Napoli milionaria è un instant work che però inquadra perfettamente la situazione dell’epoca. Oggi, a ottant’anni dalla sua creazione, il lavoro è un manifesto utile per chi vuole analizzare la storia dal punto di vista della gente.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Napoli milionaria” di Eduardo de Filippo compie ottant’anni
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Eduardo De Filippo News Libri Arte, Teatro e Spettacolo
Lascia il tuo commento