Il 31 ottobre scorso è stato il quarantesimo anniversario della scomparsa di Eduardo De Filippo (1900-1984), figura centrale della storia culturale e teatrale dell’Italia.
Nato a Napoli il 24 maggio 1900, Eduardo De Filippo fu un attore, un commediografo, un regista, uno scrittore e un poeta. Il nostro, unitamente ai fratelli Titina e Peppino, era figlio naturale dell’attore e commediografo Eduardo Scarpetta.
Eduardo De Filippo: i primi passi nel mondo del teatro
De Filippo è tra le figure più eminenti del teatro italiano del ventesimo secolo, per la sua abilità di autore e la sensibilità di interprete che faceva perno sulla sottile rarefazione dei mezzi espressivi e su una raffinata tecnica espressiva.
Dapprima recitò con i fratelli, i quali, nel 1930, esordirono a Napoli, al Teatro Nuovo, con Sik Sik l’artefice magico, un atto unico proprio di Eduardo. Nel 1931 la compagnia otteneva dall’impresario del Kursaal di Napoli di poter presentare, prima del film, degli atti unici comici. Esordirono con Natale in casa Cupiello e fu l’inizio di un successo destinato a durare otto anni e a suscitare il più vivo interesse del pubblico e della critica; i loro primi lavori, quasi esclusivamente atti unici, erano scritti da Eduardo o Peppino (ma anche Titina ne scrisse sette).
Da Napoli all’Italia: storia della compagnia De Filippo
Nel 1934 la compagnia usciva per la prima volta da Napoli e si trasferiva a Milano. Nel 1939 Titina lasciò la compagnia dei fratelli per passare in quella di rivista diretta da Nino Taranto, ma poi si riuniva ai fratelli nel 1942.
Nel 1945 si staccò dalla compagnia Peppino, insuperabile interprete nella tradizione classica del comico, per attuare, con una compagnia propria, il suo programma di un teatro comico italiano.
Eduardo De Filippo continuò a recitare con la sorella Titina dal 1945 al 1953. Capolavoro della loro compagnia fu sicuramente Filomena Marturano (1946).
Nel 1955, Titina si ritirò dalle scene per motivi di salute e quindi Eduardo fondò una sua compagnia “Il Teatro di Eduardo” e si impose sulla scena teatrale italiana con una serie di lavori drammatici che ebbero successo, e lo hanno tuttora, anche fuori dei confini nazionali.
Ne ricordo alcuni:
- Natale in Casa Cupiello (1931) (trasformata in tre atti),
- Napoli Milionaria (1945),
- la già citata Filomena Marturano (1946),
- Questi Fantasmi (1946),
- La grande magia (1948),
- Le voci di dentro (1948),
- Sabato, domenica e lunedì (1959),
- L’arte della commedia (1964),
- Il Contratto (1967),
- Gli esami non finiscono mai (1973).
Notevoli sono anche le registrazioni televisive delle sue commedie.
De Filippo, Napoli e Pirandello
Il Nostro, nel 1954, inaugurò a Napoli il Teatro San Ferdinando, distrutto dalla guerra e ricostruito a sua cura e spese per far rivivere a Napoli la tradizione del teatro napoletano.
Notevole è anche la sua interpretazione della commedia Il Berretto a sonagli di Luigi Pirandello, dove recita il ruolo di un marito tradito con un’interpretazione pressocché fantastica.
Il 26 settembre 1981, Eduardo De Filippo fu nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini, ai sensi dell’art. 59, secondo comma, della Costituzione
per avere illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Eduardo De Filippo: vita e opere del maestro del teatro italiano
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Eduardo De Filippo Arte, Teatro e Spettacolo News Libri
Lascia il tuo commento