L’inserto Tuttolibri de La Stampa accompagna l’estate dei suoi fedelissimi lettori con racconti non recenti, poco noti talvolta, ma spesso di grande attualità, come nel caso de La lettera spagnola di Thomas Wolfe.
Lo scrittore americano morto nel 1938, noto per i suoi romanzi, ha pubblicato anche racconti.
Il racconto La lettera spagnola comincia con una riflessione sulla bellezza dell’essere artisti, poeti, scrittori; c’è una grande esaltazione del lavoro della scrittura, a cui l’autore si è dedicato nella sua casa di Brooklyn per quattro anni. Poi improvvisamente il desiderio di rivedere la Germania, dove aveva già soggiornato nell’autunno del 1930. Ci torna ora, nel 1936, invitato con grande entusiasmo perché i suoi libri in Germania hanno avuto notevole successo. Ma l’atmosfera è cambiata radicalmente. Il nazismo a Berlino manifesta tutta la sua potenza che si esprime nell’organizzazione perfetta, grandiosa e spettacolare delle Olimpiadi, una manifestazione della potenza con cui il leader della nazione tedesca vuole stupire il mondo intero.
La grande capacità di scrittura di Thomas Wolfe, la pacatezza dello stile e la ricchezza delle forme espressive rendono questo breve racconto un piccolo capolavoro di sintesi di un periodo di cui tanto si è detto da quasi un secolo, ma le parole di uno scrittore grande fanno un’enorme differenza.
Il racconto tradotto da Silvia Lumaca uscirà a settembre nella raccolta “Mattioli 1865”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La lettera spagnola: un racconto di Thomas Wolfe nell’inserto Tuttolibri de La Stampa
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