La lavagna luminosa
- Autore: Piera Mattei
- Categoria: Poesia
- Anno di pubblicazione: 2023
Le poesie raccolte da Piera Mattei nel libro La lavagna luminosa (Gattomerlino, 2023) sono state scritte a Erice dal 3 al 9 agosto di quest’anno, durante la partecipazione della poeta con il marito Antonio Bianconi, famoso biofisico, a un convegno scientifico organizzato dalla Fondazione Ettore Majorana.
Il volume, pubblicato dalle edizioni Gattomerlino, consta di una trentina di testi raccolti in cinque sezioni, e di sette fotografie scattate dall’autrice (come la suggestiva immagine panoramica in copertina) nei “luoghi silenziosi e fraterni” dell’antica cittadina a picco sulla laguna di Trapani.
Le prime composizioni sono dedicate agli inventori, intrepidi e misconosciuti studiosi di astrazioni, formule, concetti, cifre, diagrammi “d’utilità non evidente”, che continuando a elaborare ipotesi e a congetturare risposte
“Come funziona l’anima? / dove si trova, da quando e fino / a quando?”
Dedicano l’esistenza alla ricerca dei segreti della materia.
La lavagna luminosa, che proietta grafici ed enunciazioni dei relatori del convegno, incombe perentoria e severa dall’alto sugli astanti, priva dell’umanità delle antiche lavagne di ardesia su cui esitanti scolari scrivevano col gesso, pronti a cancellature pentite.
Nelle conferenze accademiche gli oratori instancabili nel proporre, confrontare, discutere, “convinti della necessità dell’incontro”, sembrano anche loro “bambini alla scuola della scienza”, intimiditi forse solo dallo splendore della natura, dal mistero imperscrutabile dell’arte, dalla solennità del rito religioso.
Piera Mattei riflette sullo scambio necessario e fecondo tra scienza e fede, razionalità e immaginazione, in un ambiente che ospita con uguale rispetto i convegni scientifici e le liturgie dei conventi, il profluvio di parole e la sacralità dei silenzi:
“Credere è diverso da credere sia vero?”
Nella sezione Il tempo assegnato ritorna a se stessa, alle proprie emozioni e domande riguardo all’inizio e alla fine, al presente e all’eternità, cui forse nemmeno la scienza sa dare risposte definitive:
"lo stupore infantile dei ‘perché’ / non si è cancellato / nel procedere dei giorni"
La poetessa è desiderosa e felice di definirsi nella sua quotidianità di donna
sono quella dei lavoretti di giardinaggio // … io consisto / nella mia minuscola reggia
Ma aperta ai quattro punti cardinali, a ogni stimolo che le provenga dalla musica, dalla letteratura, dal confronto con le menti geniali dei ricercatori scientifici.
Nell’appendice sono riportate alcune poesie pubblicate nel 2008, e composte sempre in occasione di un altro soggiorno a Erice, allora borgo isolato e tranquillo, non ancora collegato a Trapani da una funivia e invaso da chiassosi turisti come oggi: il celebre verso di Keats “bellezza è verità” meglio si adeguava a quel “silente paesaggio” attraversato da nuvole improvvise e tracciato da salsedine rossa, con la Venere scolpita della classicità greca soppiantata dalle tante Madonne dei capitelli, degli affreschi, delle icone votive.
Nella fotografia che chiude emblematicamente il volume, colombe bianche svolazzano intorno a un lampione spento: si rincorrono vita e morte, materia e antimateria, cercando una corrispondenza nella poesia.
La lavagna luminosa-The overhead screen. Erice 3-9 agosto 2023. Ediz. illustrata
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