L’Antiesorcista di Paolo Grugni

L’Antiesorcista di Paolo Grugni (Novecento editore, 2015) è un thriller veloce e ben confezionato che contiene accuse pesanti degli errori della Chiesa: oscurantismo religioso, arretratezza, accentuazione delle disparità tra i tanti poveri e i pochi ricchi.

Qualcuno fa fuori gli esorcisti per sconfiggere il grande imbroglio.

Se per Marx la religione era l’oppio, secondo lo scrittore milanese Paolo Grugni è veleno per i popoli. Nel suo lavoro più recente, un noir fulminante, novità per Novecento Editore di Latina nella collana Calibro 9 ( “L’Antiesorcista”, 236 pagine 9,90 euro), la Chiesa è una sceneggiata, matrigna più che madre, non sorella ma nemica, un’organizzazione che persegue scopi egoistici a danno dell’umanità, dietro una facciata ipocrita di povertà e carità per il prossimo.
Un fantathriller, non c’è dubbio, nel quale però atei e anticlericali leggeranno con sottile compiacimento di una Chiesa trasformata in una congrega del male, dedita a un apostolato opposto all’amore tanto professato e governata letteralmente da una cupola: il Consesso della Rinascita, dodici - come gli apostoli - anziani esorcisti che si ritengono depositari assoluti della verità. La potente struttura occulta è nata per difendere il cattolicesimo dalla psicoterapia nei primi del 1900, quando la scienza stava sostituendo la Chiesa oscurantista nella cura dei malati psichiatrici. Questi venivano sottoposti a terapie mediche efficaci, non era più possibile torturarli come posseduti, ossessi, indemoniati. La Chiesa perdeva il potere sulle persone, il controllo della società.
Nessuno sa chi sia l’Antiesorcista, a parte padre Richard, un suo collaboratore e i lettori. È Josh Maine ed anche lui aveva creduto, fin da bambino. Figlio di un diplomatico americano a Roma, aveva preso i voti alla maggiore età. Era stato un fervente gesuita, poi si erano fatte strada la logica, la scienza, il dubbio. La Chiesa gli si era rivelata come ignoranza, negligenza, sopraffazione. Un importante religioso vaticano, padre Richard, rimasto all’interno della Chiesa e della Rinascita pur avendo perso la fede, aveva intuito che attraverso un lungo processo Maine si sarebbe trasformato da credente in ateo, da esorcista in antiesorcista. Poteva diventare un’arma della ragione contro la menzogna, quella secolare di una religione che professa un solo dio, ma resta la più politeista delle contemporanee, con tante figure, la madre, la Trinità (padre e figlio ricorrono tra le divinità pagane) e una pletora di santi, ciascuno con la sua specializzazione, in fondo come gli antichi dei.
Ora Josh Maine è l’Antiesorcista ed elimina tanto i preti che con la finzione di combattere il diavolo finiscono per alimentarne la leggenda, quanto i maghi impostori che sfruttano la credulità popolare. Esorcisti e guaritori farlocchi, una lunga lista. Le prime eliminazioni erano state difficili, ora finiva i designati con destrezza. L’arma preferita è un coltello da sub: un colpo abile alla carotide. La sua vita ha un unico scopo, che vuole conseguire ad ogni costo, ma la lotta non ha fine, un esorcista ucciso è sostituito subito da un altro, ancora più perverso. Avrebbero dovuto essere in molti a ripulire la terra, ma era solo invece e tale sarebbe rimasto.
Il Consesso raddoppia gli sforzi per scoprire l’autore degli omicidi ed anche il mandante. Sospettano che sia vicino ai vertici della Santa Sede, ma non così vicino. Anche Josh ha fatto parte della Rinascita. Era stato il capo esorcista Throma a sceglierlo come nuovo guerriero contro il demonio. Così Maine era entrato in profondità negli aspetti più oscuri della grande superstizione, come i romani chiamavano la religione. Vomito isterico e tremori psicogenetici avevano cominciato a sembrargli semplici sintomi psichiatrici, non più manifestazioni di possessione demoniaca. Richard aveva colto il turbamento:

la ragione stava riprendendo il controllo sulla cecità che la fede richiede.

Lo aveva convinto che l’esorcismo è una vigliaccata, capace di infliggere enormi sofferenze a chi lo subisce. Cinque anni dopo, Josh aveva disconosciuto la Rinascita e i voti, ritrovando la libertà e cercando di rimediare agli errori commessi dagli esorcisti. Gli toccava sporcarsi le mani di sangue per rendere più pulito il mondo.
Si scatena una sfida all’ultimo sangue tra buoni e cattivi. Maine deve guardarsi da tutti, anche dalla nuova segretaria, l’affascinante Nina Moore.
Non c’è esclusione di colpi e Grugni non risparmia rampogne alla Chiesa, che tollera disparità tra ricchi e poveri e non teme lo scandalo di riverire pericolosi criminali. Esagerazioni? Per ventidue anni la cripta della chiesa romana di Sant’Apollinare ha ospitato la salma di Enrico De Pedis, boss della Banda della Magliana. Nel 1990, la sepoltura era stata autorizzata con nulla osta del vicario di Roma cardinale Poletti. Basta un’assoluzione per santificare un delinquente?