“Io ho scelto te” è un verso anaforico che viene ripetuto come un mantra nella poesia intitolata Nel silenzio della notte, molto condivisa sul web. Poche, brevi parole, un’espressione che non è soltanto una dichiarazione, ma un atto di volontà e un promemoria dell’importanza di scegliersi in amore. La poesia celebra l’essenza profonda dell’amore come scelta reciproca e continua; in particolare, è “nel silenzio della notte”, quando le parole lasciano spazio al silenzio e alla riflessione, che il poeta ci invita a interrogarci sul vero significato - e sul potere - dello scegliersi: un gesto che trascende l’iniziale fase di innamoramento e si radica, invece, nella volontà più profonda di costruire qualcosa di autentico.
Si tratta di un componimento che spesso sul web viene attribuito a Charles S. Lawrence, ma è davvero nato dalla sua penna? Leggiamo e analizziamo insieme il testo della poesia “Nel silenzio della notte”.
“Nel silenzio della notte”: il testo della poesia
Nel silenzio della notte
io ho scelto te.
Nello splendore del firmamento,
io ho scelto te.
Nell’incanto dell’aurora,
io ho scelto te.
Nelle bufere più tormentose,
io ho scelto te.
Nell’arsura più arida,
io ho scelto te.
Nella buona e nella cattiva sorte,
io ho scelto te.
Nella gioia e nel dolore,
io ho scelto te.
Nel cuore del mio cuore,
io ho scelto te.
“Nel silenzio della notte”: è davvero di Lawrence?
Facendo un giro in rete, ci accorgiamo che la poesia “Nel silenzio della notte” è frequentemente attribuita a Charles S. Lawrence, ma l’identità di questo autore rimane avvolta nel mistero. Le ricerche disponibili non forniscono informazioni dettagliate su di lui, né sulla sua vita né sulle sue opere. Questa assenza di dati biografici concreti o di altre opere letterarie a suo nome solleva dubbi sull’effettiva paternità dell’opera: Charles S. Lawrence è un nome che appare in diverse fonti e l’unico personaggio presente con scheda su Wikipedia con questo nome corrisponde a un generale britannico, ma non esistono informazioni concrete che lo identifichino come poeta o che lo colleghino alla poesia “Nel silenzio della notte”.
La diffusione della poesia sul web, spesso accompagnata dal nome di Charles S. Lawrence, potrebbe essere quindi il risultato di attribuzioni non verificate o di errori commessi nel tempo. Senza fonti autorevoli che confermino l’autorialità, è prudente considerare l’attribuzione con cautela. L’assenza di informazioni affidabili su Charles S. Lawrence e sulla sua produzione letteraria, infatti, rende incerta l’attribuzione della poesia “Nel silenzio della notte” a questo autore.
“Nel silenzio della notte”: analisi metrica e stilistica
La poesia “Nel silenzio della notte” è priva di suddivisioni in strofe, ma si compone di un unico blocco che non segue una metrica rigida o uno schema ritmico regolare, ma gioca sulla fluidità dei versi, che sono di lunghezza variabile, in linea con lo stile libero della poesia moderna. Questa scelta stilistica conferisce al componimento una naturalezza che favorisce l’intimità e la riflessione, rendendo la scrittura scorrevole e immediata.
L’elemento stilistico dominante è l’anafora del verso “io ho scelto te”, che si ripete alla fine di ogni sequenza, assumendo un ruolo centrale nel testo. Questa anafora non è solo un espediente retorico, ma anche un elemento strutturale con una profonda valenza semantica, poiché il ripetersi delle parole contribuisce a creare un ritmo incalzante che sottolinea la forza della scelta e la sua reiterazione in ogni momento della relazione: l’assenza di rime regolari, infatti, conferisce alla poesia una libertà ritmica che si affida unicamente al potere evocativo delle ripetizioni.
Di conseguenza, anche i parallelismi giocano un ruolo centrale nella struttura della poesia: ogni verso inizia con una locuzione che richiama un momento (“Nel silenzio della notte”, “Nello splendore del firmamento”), oppure una condizione (“Nelle bufere più tormentose”, “Nell’arsura più arida”), rafforzando il legame tra il sentimento e l’ambiente esterno, in una sorta di continuità che unisce il mondo interiore del poeta alla realtà circostante. Inoltre, l’autore alterna immagini sublimi e luminose (“l’incanto dell’aurora”) a scenari più oscuri e dolorosi: questa simbiosi tra emozione e ambiente sottolinea come l’amore, espresso nella scelta ripetuta, permei ogni aspetto dell’esistenza, trovando eco tanto nei momenti di pace quanto nelle difficoltà.
Il linguaggio è essenziale, privo di eccessi o di un lessico complesso; questa semplicità, tuttavia, non diminuisce l’intensità del messaggio, anzi lo amplifica, rendendolo immediatamente comprensibile e universalizzabile. La ripetizione del verbo “scegliere” pone l’accento sull’idea dell’amore come atto deliberato e non passivo, un tema che si distacca dall’idea romantica di destino inevitabile per celebrare, invece, la forza della volontà umana, e della scelta.
Il significato della poesia “Nel silenzio della notte”
La poesia “Nel silenzio della notte” celebra l’amore come scelta consapevole, una volontà che va rinnovata in ogni momento e circostanza della vita. Il poeta utilizza la ripetizione del verso “io ho scelto te” come fulcro dell’intera composizione, trasformando queste semplici parole in un atto di volontà, che trascende la dimensione dell’innamoramento iniziale e spontaneo. L’amore, qui, non è descritto come un’emozione passeggera, ma come un atto universale che abbraccia non solo la bellezza, ma anche le difficoltà dell’esistenza.
Si tratta di una vera e propria celebrazione della forza dell’amore come volontà, un inno alla reciprocità e alla dedizione, invitando il lettore a riflettere sull’importanza di scegliersi ogni giorno, e di scegliere l’amore in ogni circostanza.
- Conoscete l’origine di questo testo? Esistono altre opere di Charles S. Lawrence? Scrivetecelo nei commenti!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Io ho scelto te”, il verso da dedicare della poesia “Nel silenzio della notte”
Nel silenzio della notte
io ho scelto te.
Nel firmamento splendido,
io ho scelto te.
Nell’incanto dell’aurora,
io ho scelto te.
In bufere tormentose,
io ho scelto te.
Nell’arsura più arida,
io ho scelto te.
In buona e cattiva sorte,
io ho scelto te.
Nella gioia e nel dolore,
io ho scelto te.
E nel cuore del mio cuore,
io ho scelto te.
(Anonimo)