Giulia Amaranto, pugliese di nascita ma marchigiana d’adozione, è scrittrice di libri erotici e romance. Dal self publishing è approdata nel 2017 alla casa editrice Rizzoli, che ha pubblicato nella collana YouFeel il suo romanzo Un amore senza zucchero, che aveva già riscosso particolare successo sul web con il titolo È così strano amarti.
Angela Meloni le ha rivolto qualche domanda per Sololibri: ecco l’intervista che ne è nata.
- Ciao Giulia, potresti presentarti ai nostri lettori?
Ciao a tutti, innanzitutto, e grazie a te Angela e a allo staff di Sololibri.net per questa intervista molto gradita.
Sono Giulia, mi piacciono i cactus, i dolci, la musica, il karkadè, il mare e le storie! Mi piace leggere classici e narrativa contemporanea, e amo alla follia scrivere. Sfrutto gran parte del mio tempo libero scrivendo principalmente racconti erotici e romance. La mia avventura nel self publishing è iniziata nel 2016. Mi sono detta: perché non provare a pubblicare qualche racconto su Amazon? E così ho iniziato questa avventura, pubblicando La nota erotica del basilico. Con mia sincera sorpresa ho venduto le prime copie già a poche ore dalla pubblicazione: per me era un successo. I giorni passavano, le vendite crescevano e capivo che c’era un sacco di gente interessata a quello che avevo scritto. Questo mi ha spinto a scrivere altri racconti e, trovando quasi sempre un buon riscontro, altri ancora. Sono passati quattro anni e per fortuna non ho mai smesso di scrivere. Sapere che i miei racconti e i miei romanzi vengono letti giornalmente è una vera carezza per l’anima e sono felice se riesco a far trascorrere qualche ora spensierata ai miei lettori.
Ho scelto di non mostrarmi perché sono timida, ma soprattutto perché una scrittrice senza volto e senza voce, tra virgolette, è una scrittrice che antepone le sue storie a se stessa, che fa parlare solo i suoi personaggi: per me racchiude l’essenza stessa della scrittura. Da qualche settimana ho un alter ego dai capelli blu che si “anima” su Instagram!
- Parlaci del tuo libro Un amore senza zucchero, pubblicato nel 2017 per Rizzoli.
Qualche anno fa ho pubblicato su Amazon È così strano amarti, un romance con una protagonista molto particolare, perché affetta da un disturbo ossessivo-compulsivo (oltre che figlia di una celebre showgirl). Il romanzo è stato accolto con entusiasmo, con mia grande soddisfazione e gioia. Un giorno ho letto sul web che YouFeel, una collana di Rizzoli, cercava romance, anche già editi in self, da pubblicare. Sapevo che la selezione era dura, ma ho voluto tentare: nel giro di poche settimane Rizzoli ha approvato il mio romanzo. Con l’editor abbiamo trovato un nuovo titolo (Un amore senza zucchero) e poi è stato pubblicato, solo in ebook. È stata una vera emozione, per me, firmare il contratto sui fogli intestati di una major che ho sempre ammirato!
- Scrivere è...
Mettere la propria anima a servizio di mille personaggi. Uscire dalla propria quotidianità per vivere in altri cuori.
- Com’è nato l’amore per la scrittura?
Credo che sia sempre esistito, dentro di me. Devo dire grazie ai miei genitori, soprattutto a mia madre, per avermi trasmesso sin da piccola l’amore per i libri: secondo me tutto nasce da lì. Come tutti i bambini, anche io da piccola amavo inventare storie, che poi diventavano le “avventure” delle mie Barbie. Solo che poi, quando sono cresciuta, la passione per la narrazione non si è estinta, anzi: ha cominciato a divampare come un fuoco a cui non posso resistere. Prima i fumetti, poi i racconti brevi, e con il passare del tempo, quando mi sono sentita pronta, i racconti sono diventati romanzi. Spero di migliorarmi sempre e credo che la pratica della scrittura, la lettura di altri libri e una forte autocritica siano gli strumenti a mia disposizione.
- Quali sono i tuoi autori preferiti?
Sono una lettrice piuttosto onnivora (anche se normalmente evito libri di avventura e thriller), quindi sono tanti gli autori che mi restano nel cuore. Tra i grandi del passato ho una predilezione per Edgar Allan Poe, Verga e Calvino. Ho voluto rendere il mio umilissimo omaggio a Poe con Edgar Allan Party, un breve racconto erotico-giallo. Tra gli autori dei nostri tempi, invece, amo Murakami Haruki, Ian McEwan, alcuni lavori di tre scrittrici incredibili (Nothomb, Jelinek, Hart) e poi i miei preferiti in assoluto: Orwell e Saramago, per la loro incredibile immaginazione e lo stile unico! Menzione speciale alle sorelle Brontë e alla grande Louisa May Alcott: grazie al suo Lhttps://www.sololibri.net/Piccole-donne-Louise-May-Alcott.html, letto a nove anni, ho capito che ci si poteva innamorare dei libri!
- Hai qualche consiglio da dare a chi vuole cominciare a scrivere un romanzo?
Il mio consiglio è quello di creare una struttura di base (che non deve necessariamente prevedere il finale, tranne nel caso in cui sia un thriller o un giallo: lì ci deve essere un meccanismo preciso che deve funzionare, guai a lasciare dei “buchi”). La struttura di base, a mio avviso, deve prevedere, oltre a un breve schema della trama, anche le schede dei personaggi principali.
Secondo, fissare un numero di parole da scrivere ogni giorno. Personalmente il mio target è di 1000 parole al giorno; per chi ha più tempo, naturalmente, anche 2000!
Terzo, dopo averne completato la stesura, lasciar “decantare” il romanzo per qualche tempo. A mente fredda, dopo un mesetto, bisogna rileggere tutto come se l’autore non foste voi ma qualcun altro. E lì comincia il lavoro vero: tagliare, tagliare, tagliare e... riscrivere.
Io faccio così, di solito, ma la scrittura è una cosa troppo personale per essere ingabbiata in un metodo standard. Ognuno deve trovare il suo metodo.
- Quali sono i tuoi progetti in campo letterario?
In queste settimane sto lavorando alla riscrittura di un romanzo in cui uno dei temi affrontati è la disforia di genere. Lo avevo pubblicato qualche mese fa, ma si era rivelato un sonoro... flop! Non mi vergogno ad ammetterlo: in una settimana lo avevano letto solo in quattro, quindi mi sono fatta un esame di coscienza e ho capito che avevo sbagliato in tante cose. E così ho annullato la pubblicazione e ora lo sto riscrivendo completamente, cambiando punto di vista, approfondendo molti aspetti, aggiungendo capitoli. Insomma, un restyling a dir poco radicale. Spero che stavolta andrà bene, perché ci sto lavorando duramente.
In contemporanea, sto scrivendo un romanzo che mi sta appassionando tantissimo e che riprende le ambientazioni di un altro mio lavoro, Il collegio delle ragazze perdute, che è il romanzo a cui sono più legata (per mille motivi).
Per concludere, tengo a ringraziare ancora Angela e Sololibri.net per questa bella intervista, che mi ha offerto la possibilità di parlare di ciò che più amo, la scrittura. Vi aspetto sulla mia pagina Facebook e... sul vostro comodino (o sul Kindle, se siete più tecnologici).
Un abbraccio a tutti da Giulia Amaranto!
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Giulia Amaranto, autrice di "Un amore senza zucchero"
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