

Jolanda Restano, vercellese classe 1967, nonostante la laurea in Farmacia è famosa per tutt’altro, ovvero per aver fondato, nell’Aprile del 2000, il sito filastrocche.it, un grande successo della rete.
La scoperta di internet, che giunse in concomitanza con la prima gravidanza, si rivelò per lei una specie di folgorazione, che la catapultò in un universo sconosciuto del quale, fin da subito, decise di esplorare le infinite potenzialità. E così, unendo la neonata passione per la rete a quella per il mondo dell’infanzia, da oltre vent’anni la Restano raccoglie nel portale le migliori opere dedicate a bambini e ragazzi, principalmente poesie, filastrocche e racconti.
Autrice lei stessa, in questo 8 marzo vogliamo festeggiare le donne con la lettura e l’analisi de Il segreto delle donne, una filastrocca in rima baciata in cui la scrittrice piemontese loda le mille sfaccettature del complesso universo femminile.
“Il segreto delle donne”: testo della filastrocca
Son le donne appassionate
sveglie, pronte e organizzate.
Sanno sempre cosa fare
per spronare o consolare.
Sembran deboli e son forti:
occhio a come ti comporti!
Impetuose, travolgenti
perspicaci e intelligenti,
son sensibili ed emotive
son reali, sono VIVE!La realtà non vi nascondo:
è per lor che gira il mondo!
“Il segreto delle donne”: un inno alle infinite sfumature del femminile
La struttura semplice e lo stile agile nulla tolgono alla serietà del significato de Il segreto delle donne, ben più profondo di quanto potrebbe apparire a una prima, superficiale lettura.
Nei versi che compongono la filastrocca, infatti, al di là della spensieratezza che li caratterizza e che immediatamente balza agli occhi, la Restano menziona e loda la peculiarità fondamentale, nonché quella di cui forse paradossalmente più spesso ci si dimentica, del genere femminile, ovvero la sua estrema complessità.
Un po’ tutti tendiamo a scordare quante cose le donne siano e quante ne facciano, soprattutto oggi, nella società multiforme e per certi aspetti difficile nella quale viviamo.
La filastrocca della Restano ci rinfresca la memoria rammentandoci le qualità che alla donna vengono riconosciute da sempre, come la passionalità, l’impeto e la sensibilità, e quelle che invece possiede ma che in passato, salvo rari casi fortunati, non ha avuto la possibilità di dimostrare e che pertanto hanno potuto finalmente disvelarsi solo nella contemporaneità.
L’intelligenza e la perspicacia, lo sappiamo, sono rimaste per secoli, diciamo pure millenni, relegate al ristretto ambito familiare, a quel focolare domestico che era l’unico spazio di solito concesso al gentil sesso, confinato nei ruoli di moglie, madre e custode della casa, ma quasi sempre impossibilitato ad esprimersi al di fuori di esso.
Lunghe e faticose battaglie ci hanno portato al punto in cui ci troviamo adesso, finalmente e giustamente equiparate agli uomini e libere di esprimerci anche in ambito professionale, intellettuale e artistico. Oggi siamo, come dice la Restano, “pronte e organizzate”, abili e temprate nella simultanea gestione dei compiti familiari e lavorativi, eccezionali a mantenere in perfetto equilibrio vita privata e incombenze pubbliche.
L’8 marzo: l’omaggio al valore di tutte le donne
Che il mondo giri davvero intorno a noi, come dice l’autrice?
Quel che è certo è che le generazioni femminili attuali sono di gran lunga più fortunate in confronto alle rispettive madri e nonne, perché la libertà di scegliersi il proprio destino, che a noi sembra scontata, solo fino a qualche decennio fa appariva pura utopia.
Ed è un bene che la festa dell’8 marzo abbia via via perduto gran parte del significato politico originario per trasformarsi sempre di più nell’appuntamento annuale che omaggia il valore delle donne tutte, a prescindere da nazionalità, ideologia e religione, poiché il primo e più importante "segreto delle donne" per proseguire spedite e senza intoppi lungo il cammino dell’emancipazione è restare unite, complici e solidali come sorelle.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Il segreto delle donne”, la filastrocca di Jolanda Restano da leggere l’8 marzo
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