Il paziente inglese
- Autore: Michael Ondaatje
- Genere: Classici
- Categoria: Narrativa Straniera
Michael Ondaatje, scrittore e sceneggiatore naturalizzato canadese nato in Sri Lanka, vince il Booker Prize con Il paziente inglese , da cui è tratto l’omonimo film vincitore di ben 9 premi Oscar, un testo imperdibile a cui la pellicola, incentrata soprattutto sulla storia d’amore del misterioso Conte Laszlo con Katharine, non rende completamente onore.
Toscana, seconda guerra mondiale. Il conflitto sta ancora mietendo le proprie vittime e l’Italia si vede contesa tra le forze alleate e le armate tedesche. Nella campagna senese, in un monastero abbandonato fatto saltare parzialmente in aria dalle bombe, Hana si sta prendendo cura del "paziente inglese". L’uomo, precipitato nel deserto africano, è completamente ustionato. I lineamenti sono stati bruciati dall’esplosione aerea e gli antidolorifici che gli vengono somministrati dalla giovanissima infermiera canadese lo intorpidiscono, costringendolo a vivere in un limbo fatto di dolore, di spezzoni di ricordi, di fantasie e di amnesie. Hana non lo lascia mai solo: veglia accanto al suo letto, lo medica, legge per lui l’unico libro che è stato rinvenuto tra i suoi beni e stimola il flusso della memoria. Frequenti flash black ci riportano indietro nel tempo, quando il misterioso paziente stava tracciando le mappe del deserto del Nord Africa per conto della Reale Società Britannica. Con lui c’era un gruppo di esploratori, un lord inglese, sua moglie. Katharine esercita su di lui una grande attrazione e l’amore sboccia tra l’aridità del deserto che sfugge alle misurazioni umane e gli odori speziati dei mercati esotici. L’amore, però, nasce anche nel presente. Tra ellissi e ricordi, emergono sia l’affetto di Hana per il suo paziente che la passione per il giovane artificiere Sikh giunto al convento per disinnescare le bombe lasciate dai tedeschi. E ancora l’amicizia, un legame che non conosce confini spaziali e temporali e porta David Caravaggio, una spia canadese, a rintracciare proprio Hana e gli uomini di cui si sta prendendo cura. Lui sa chi è il paziente inglese, l’ha conosciuto in circostanze particolari e potrebbe svelarne i segreti e l’identità, non soltanto per il bene di Hana.
Il paziente inglese è un romanzo fatto di suggestioni, di immagini, di spazi talmente vasti da perdere la definizione dei contorni. Sfocati come i ricordi del misterioso corpo caduto dal cielo, i luoghi e gli eventi si riducono spesso a frammenti percepibili soltanto con uno, due sensi: visioni abbaglianti, tocchi proibiti, gusti esotici, rumore di bombe e tintinnare di fiale in una tenda nel deserto. Amante del cinema e della fotografia, Ondaatje costruisce la sua opera in un susseguirsi di scatti, di primi piani e di dissolvenze, dimostrando che l’insensatezza crudele della guerra può essere vinta da un amore privo di colore, di sesso e di etnia, e che la vita può andare avanti, traboccando da un’opera d’arte o riempiendo l’aria insieme al suono di un vecchio grammofono, libera come le mutevoli sabbie del deserto.
Il paziente inglese
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Una passione travolgente in un contesto tragico e un grande personaggio di donna. “Il paziente inglese” è un film degli anni Novanta pluripremiato. Il libro è ancora meglio.
Ho scoperto recentemente questo romanzo, benché il film l’avessi visto alcuni anni prima. Che dire? Entrambi si meritano un applauso.
Ci sono quattro personaggi: Hana, Caravaggio il ladro, Kip l’artificiere e ,lui, il paziente inglese (che inglese non è).
Hana, l’infermiera che si occupa del paziente inglese ama Kip, l’artificiere indiano con cui ha un rapporto legato alle diverse culture ed è ben consigliato dal ladro Caravaggio.
Il romanzo è fatto di flashback sul passato dei protagonisti anche se i personaggi trascorrono alcuni mesi nella Villa San Girolamo a nord di Firenze in cui il grande mistero è il paziente inglese.
Si scoprirà che è una spia ungherese, Almasy, e che ha amato fino alla tragedia Katherine uccisa in un incidente. Continua a parlare tra ricordi e desideri repressi.
La scena si sposta su Kip, l’artificiere e il suo amore per la donna occidentale Hana che alla fine abbandonerà.
Il finale è stupefacente in quanto tutti i personaggi ne usciranno cambiati anche se saranno invecchiati o morti. Libro stupendo!