In tempi in cui l’industria editoriale - e la cultura in genere - sembrano vivere in Italia una stagione non brillante, leggere il libro di Chiara Bianchi, Il canto della fortuna (Salani, 2024), che ricostruisce dettagliatamente la vita di un grande editore e imprenditore italiano che ha cambiato in meglio i nostri concittadini, attraverso libri, giornali, riviste e grande cinema, mi ha fatto davvero piacere.
La vita di Angelo Rizzoli nel libro di Chiara Bianchi
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Un libro, quello di Chiara Bianchi, ricco di informazioni, capace di ricostruire un lungo periodo della storia del nostro paese, nel quale un uomo solo, Angelo Rizzoli, nato poverissimo nel 1899, con la sua straordinaria intelligenza, volontà, caparbietà, è riuscito a costruire un impero della carta stampata, divenendo il più autorevole competitore dell’altro genio dell’editoria, Arnoldo Mondadori, mentre in Italia si affermava la grande industria degli Agnelli, Borletti, e il paese usciva dopo la guerra dal suo isolamento politico, economico, culturale.
Angiulin perde presto il padre e l’amatissima madre si vede costretta a farlo accogliere dai Martinitt, la celebre istituzione benefica milanese che faceva crescere i figli dei poveri, dando loro da vivere e insegnando loro un mestiere.
Angelo, un po’ ribelle ma intelligentissimo, sceglie di fare il tipografo, affascinato dai caratteri mobili, dalla composizione di un testo, dall’odore dell’inchiostro. Divenuto presto abile, appena uscito dalla tutela del collegio, cerca un socio per mettersi in proprio, per organizzare una tipografia, insieme a un collega più grande ed esperto che rimarrà sempre al suo fianco.
L’acquisto a Milano della prima pedalina, facendo una scommessa che avrebbe ripagato il debito contratto, è il primo atto coraggioso di quest’uomo destinato a un grande futuro, pronto a rischiare perché sicuro di sé e dei suoi progetti imprenditoriali. Sposato con Anna, la “maméta”, compagna fedele della sua lunga vita, avranno tre figli: Pinuccia, Andrea e Rinella, che purtroppo morirà presto, il più grande dolore dei Rizzoli.
Angelo Rizzoli, pioniere dell’editoria
Una grande famiglia, nuora, genero, nipoti, tutti legati al capostipite in vario modo; Andrea, molto diverso dal padre, avrà sempre con lui un rapporto di rivalità conflittuale, tanto da scegliere di dedicarsi alla sua grande passione, il calcio, divenendo proprietario del Milan, che, sotto la sua presidenza, otterrà risultati straordinari, arruolando calciatori mitici quali Altafini, Buffon, Rivera, allenati del celebre Nereo Rocco.
Angelo Rizzoli cresce a dismisura nelle sue imprese, costruendo case per i suoi dipendenti, facendo donazioni, mai dimenticando la sua origine. Tra le sue creature, i rotocalchi famosi, Oggi, L’Europeo, il Borghese, ma soprattutto la collaborazione con le grandi firme del giornalismo italiano, Afeltra, Granzotto, Oriana Fallaci, Edilio Rusconi. Tra le sue iniziative più geniali, la nascita di una collana di libri tascabili in formato economico, la “BUR”, che tutti abbiamo comprato per raccogliere i grandi classici e leggerli comodamente per studio o per piacere: copertina grigia, titoli neri, volumi piccoli e leggerissimi, una vera svolta per la diffusione della lettura.
Angelo Rizzoli imprenditore: dal turismo al cinema
Angelo Rizzoli insieme a Peppino Amato è stato un grande produttore cinematografico, ha accettato a scatola chiusa di finanziare i film di Federico Fellini, prima La dolce vita e poi 8 e ½, che vincerà l’Oscar portando il piccolo Angiulin a raggiungere vette straordinarie nel panorama culturale internazionale.
Donne bellissime gli staranno vicino, Isa Miranda, Miriam Bru, ma il senso della famiglia e l’amore per la moglie Anna resteranno sempre la sua bussola.
L’impresa compiuta a Ischia, aver fatto risorgere le terme, aver costruito un ospedale oltre a grandi alberghi a Lacco Ameno per l’accoglienza di un turismo internazionale qualificato consentiranno all’uomo ormai divenuto un mitico miliardario di ricevere la visita di Charlie Chaplin e della moglie Oona O’Neill, ospiti nell’isola dell’ormai anziano imprenditore.
Tanti nomi famosi ricorrono nel libro d’esordio di Chiara Bianchi, a dimostrare quanto abbia dato alla crescita della società italiana Angelo Rizzoli, il “Cummenda”, amato e temuto, fumatore insaziabile, despota in casa, ma certamente uno degli industriali più grandi e lungimiranti degli anni della ricostruzione postbellica.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La storia di Rizzoli diventa una saga letteraria: in libreria il romanzo di Chiara Bianchi
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