Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne
- Autore: Mackenzi Lee
- Genere: Libri per ragazzi
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2020
Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne (Mondadori, 2020, trad. Sofia Castiglioni Reich) è il secondo volume della serie Montague Siblings. Mackenzi Lee riprende le avventure dei fratelli Montague a un anno di distanza da dove li avevamo lasciati e concentrandosi, questa volta, sulla giovane Felicity Montague. Felicity non è come le altre ragazze e questo è fin troppo evidente a tutti. Non ama gli abiti in pizzo, imbellettarsi o correre dietro ai ragazzi. Queste cose non le interessano, per nulla. Meglio nascondersi tra le pagine di un libro e seguire la sua più grande passione: la medicina.
“Dentro di me si incomincia a distillare un nuovo timore, forte e amaro come il whiskey. “Grilli per la testa”. È questo che ha sempre pensato delle mie grandi ambizioni? Tutti questi mesi, tutte queste chiacchierate mentre mangiavamo scones, tutta la sua attenzione mentre mi ascoltava, intenta a spiegargli che, se si recide la testa di un cadavere, si può tracciare il percorso dei dodici nervi che collegano il cervello a ogni parte del corpo. È stato uno dei pochi che non mi abbia detto di mollare anche quando ero lì lì per farlo, anche quando scrivevo a tutti i medici di Edimburgo, uno dopo l’altro, chiedendo e supplicando che mi prendessero come studente, e ricevevo solo rifiuti. Appena scoprivano che ero una donna non mi concedevano neanche il colloquio di presentazione. Oro scopro che, invece, durante tutto questo tempo trascorso insieme Callum si chiedeva quando avrei abbandonato i miei castelli in aria, come se fossero stati una moda che scompare dalle vetrine alla fine dell’estate.
«Io non voglio domare le tigri» gli dico. «Parlo di medicina; io voglio fare il medico.»”
Essere una donna non è facile e ai tempi di Felicity ancor di più. L’inferiorità del “sesso debole” è motivo di scherno e così radicata che le donne sono escluse da gran parte dei lavori, tra cui proprio quello del medico. Ed è per questo che Felicity ha ricevuto solo porte in faccia durante il suo anno di permanenza a Edimburgo, dove aveva sperato di poter frequentare la prestigiosa facoltà di medicina. In un momento difficile della vita, gli amici possono fare la differenza. Questo rende evidente come l’incomprensione di chi credevamo ci capisse nei desideri più reconditi bruci ancor di più. Perché non importa in che secolo si viva: se si pensa fuori dagli schemi imposti dalla società si finisce per divenire dei reietti. Dinnanzi all’idea di un matrimonio e di una vita tranquilla, Felicity non ha dubbi: Londra e suo fratello Monty sono la destinazione giusta.
Felicity non sa quanto Londra sia pronta a sconvolgerle la vita, ben più di una volta. A partire dall’incontro con la piratessa Sim, fino a giungere al riavvicinamento inaspettato con la vecchia amica di infanzia Johanna e alla conoscenza del proprio idolo, Alexander Platt. L’impervio viaggio di Felicity è una vera e propria crescita interiore. La giovane Montague comprende quanto abbia idealizzato alcuni aspetti, come altri siano divenuti uno scudo verso quel mondo che forse non si detesta pienamente ma, piuttosto, si teme. Pungere per non essere punta: è questa la regola che l’ha protetta fino a quel momento. Ma vivere con un paraocchi non è davvero “vivere”. Spesso un ciottolo sul percorso può condurre a un cambio di prospettiva e a intravedere possibilità precedentemente immaginate.
La rischiosa proposta di giovani donne, forti nelle proprie debolezze, si rivela una carta vincente grazie alla maestria con cui Mackenzi Lee propone temi delicati, quali l’asessualità e il femminismo, senza risultare scontata, ma offrendo differenti punti di vista e di immedesimazione.
“«Dovresti imparare a scegliere meglio a chi lasciar affondare gli artigli nel tuo bel cervello brillante.»
Faccio un verso con il naso, fin troppo rumoroso. « Non sono brillante.»
Lei stringe le labbra e risponde con un mormorio melodioso, poi dice: « Si, hai ragione, “brillante è un’espressione troppo forte. Ma mi sembri molto intelligente. O se non sei intelligente, perlomeno sei sicura di te stessa e spesso la gente non capisce la differenza.»
Non sono affatto sicura di me stessa: mi sento come un’attrice, un’impostora, una persona che porta una maschera coraggiosa perché, nel momento in cui una donna determinata mostra un punto debole, gli uomini ci ficcano dentro le dita e cercano di aprirla in due come un melograno.
Ma non la correggo. Ho ancora paura che, al momento giusto, mi spacchi in due anche lei.”
Recensione del libro
Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini
di Mackenzi Lee
Guida alla fortuna in amore per giovani gentiluomini
Guida alla fortuna in amore per giovani gentiluomini è un racconto breve che si interpone tra il primo e il secondo volume della serie Montague Siblings. Nella splendida Santorini Percy passa le giornate tuffandosi da alte scogliere con i nuovi amici pirati, Felicity è persa tra le pagine dell’ennesimo libro e Monty trascorre le giornate in spiaggia, godendosi i caldi raggi del sole. Dopo le rocambolesche avventure passate sembra di essere davvero in paradiso. È proprio per questo che Monty non comprende il desiderio di Percy di tornare a Londra dove cercheranno un lavoro e potranno vivere insieme. La relazione tra i due amici è sempre più stretta, tanto sotto un punto affettivo quanto sessuale. Ma le incomprensioni sono dietro l’angolo.
“«Stavo solo… vuoi andare in camera da letto?» Mi pento appena le parole mi escono di bocca. Mi accorgo con imbarazzo di non veder l’ora che sia tutto finito, e poi che questo è un pensiero assurdo. Da quando sono nato non mi è mai capitato di essere tanto impacciato durante una conquista. Forse perché lui è Percy, ed è la prima volta che arrivo a questo punto con uno a cui tengo. O forse perché nel profondo più cupo del mio cuore so che io sono il tipo di persona con cui fai festa per una notte di goduria e poi scappi dalla finestra prima che si svegli. Il tipo di persona con cui nessuno vuole passare de tempo a meno che ci sia qualcosa da guadagnarci, preferibilmente qualcosa di natura sessuale. Non sono la persona su cui punti tutto, con cui vuoi trascorrere il resto della vita. Quanto mi rimane prima che se ne accorge anche lui? E a che punto gli dispiacerà di aver sprecato la sua prima volta con me?”
Entrambi si ritrovano a vivere un qualcosa di nuovo: Monty non ha mai avuto una relazione seria, mentre Percy non ne ha avute affatto. L’imbarazzo, lo stupore e il timore suscitato da un amore sincero è davvero grande. I fantasmi del passato tornare a bussare alla porta e scacciarli richiede una forza apparentemente sovrumana… O forse no. Avere accanto la persona giusta fa sì che anche il macigno più grande si sciolga come neve al sole. Chi può dirlo meglio di Monty e Percy?
In questo racconto breve Mackenzi Lee tratteggia quello che rappresenterà il ponte di collegamento con il secondo romanzo della serie. Con viva ironia l’autrice presenta l’imbarazzo e la spontaneità di un amore adolescenziale, riuscendo ad esaltarne anche le sfumature più intime.
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