

La parola faustiano si associa spesso a un atteggiamento o a un comportamento, spesso con esiti sconcertanti per il proprio interlocutore che, basito, si ritrova a domandare incerto: “Ma è un complimento?”.
Chiariamo quindi ogni dubbio sul significato del termine faustiano, che tra l’altro trae origine da un celebre dramma scritto proprio da J.W. Goethe, Il Faust.
Ma non fu Goethe il solo a parlare del mito di Faust, potremmo citare anche Doctor Faustus di Thomas Mann e soprattutto il drammaturgo inglese Christopher Marlowe, che fu il primo a dare corpo al personaggio nell’opera intitolata La tragica storia del dottor Faust (1590).
Il Faust è insomma divenuto una figura universale, che va molto aldilà del significato attribuitogli dal suo autore. Proprio come altri personaggi letterari quali Antigone, Amleto, Madame Bovary, Ulisse, anche Il Faust è venuto a rappresentare un preciso spirito, un emblema dell’umano che si esemplifica nel concetto di faustiano.
In definitiva, Faust rappresenta l’umanità intera, la sua insofferenza nei confronti dei limiti posti alla coscienza mortale e i tentativi di superarli aspirando all’infinito.
Cosa significa l’aggettivo faustiano e da dove deriva questo termine?
Faustiano: cosa significa
Qual è il significato del termine faustiano? Deriva da Faust, un personaggio mitico della tradizione letteraria tedesca che ha trovato massima sublimazione nel dramma Faust di Goethe. Il personaggio Faust incarna il simbolo della condizione umana, perennemente scissa tra il desiderio delle cose terrene e l’aspirazione al divino.
Uno spirito faustiano dunque è colui che, come Faust, ricerca con inesauribile avidità esperienze grandiose, nuove e diverse con lo slancio tipico del sentire puramente romantico.
La figura di Faust diventa quindi un riflesso della condizione umana. Interrogandola ogni uomo si interroga su sé stesso, sullo scopo della propria esistenza, in una concezione tipicamente moderna per cui l’aldilà non ha più alcun peso. Il Faust di Goethe accetta di vendere l’anima al diavolo per vivere - e comprendere - intensamente il presente. In tempi più recenti la figura del Faust è stata eletta a simbolo dell’uomo occidentale che si è votato alla perfezione, al raggiungimento ultimo dei propri obiettivi, in una società che ha ormai abolito l’idea salvifica del concetto di provvidenza.
Faustiano: origine del termine
Per chiarire al meglio il significato di faustiano, dobbiamo risalire all’origine del termine. Il personaggio di Faust viveva già in alcune leggende medievali ma nacque ufficialmente nel 1590 grazie all’ingegno del commediografo britannico Christopher Marlowe che nel suo dramma raccontava la storia del Doctor Faustus, uno studioso così avido di conoscenza da scegliere di non accontentarsi del sapere accademico da cui ormai è annoiato. Faust decide quindi di votarsi alla magia nera e invoca la presenza del diavolo in persona, Mefistofele. Faust stipulerà un patto con il demonio a cui venderà la sua anima, in cambio della piena conoscenza dei suoi servigi e del bene e del male.
In seguito il personaggio di Faust fu elevato dall’opera omonima di Goethe che dedicò al mito faustiano ben tre drammi: l’Urfaust (1775), Faust prima parte (1808), Faust seconda parte (1832).


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Nell’opera di Goethe, Faust è un intellettuale ormai deluso e annoiato dalla vita che non gli dà alcun piacere. Ma proprio quando sta per uccidersi ingoiando del veleno, ecco che viene fermato dai rintocchi delle campane e, mentre calano le tenebre, gli appare il diavolo in persona sotto le sembianze di un chierico vagante. A costui Faust venderà la propria anima in cambio dei suoi servigi. L’opera di Goethe tuttavia si svolge in modo inusuale, dopo aver sviluppato le vicende della lunga vita del suo protagonista, l’autore tedesco non lo condanna alla dannazione eterna. Faust sarà salvato dalla sua aspirazione all’infinito e, soprattutto, dall’intercessione della donna amata, Margherita.
Faustiano: contesti d’uso
Scopriamo alcuni contesti d’uso del termine:
- L’uomo faustiano orgoglioso, superiore, arrogante ma anche tragico.
- La percezione faustiana di un tempo universale e onnicomprensivo.
- Il mito faustiano è divenuto il simbolo di un certo modo di pensare, ma soprattutto di agire: Faust è il simbolo dell’azione.
- Quella occidentale è una società faustiana
- Il tuo atteggiamento faustiano nei confronti della vita e dei suoi valori morali
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Cosa significa Faustiano? Origine e uso del termine tratto dal dramma di Goethe
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