Faking It. Il perfetto primo appuntamento di Beth Reekles

Si parla spesso della possibilità di fingere in amore, ma l’amore riesce a fingere? Per trovare una buona risposta vi consiglio di leggere l’ultimo romanzo di Beth Reekles, Faking It. Il perfetto primo appuntamento, edito in Italia da Newton Compton con la traduzione di Sofia Buccaro e Arianna Moranduzzo.

Sophie e l’amore. Un amore che l’ha cercata ma non trovata, a volte appena sfiorata. Purtroppo, nelle sue giornate, il sentimento motore del mondo non è solito albergare. Pazienza, in fin dei conti se ne farà un ragione. Ma non è questo il suo problema maggiore.
Certo, vivere senza una persona da amare al proprio fianco è brutto. Eppure c’è di peggio. Cosa? Semplice: amici e parenti che ti compatiscono, che ti spronano a cercare la persona giusta, a formare una famiglia, costruire una casa, andare in vacanza insieme... perché non è ammissibile che qualcuno si presenti a una festa o un qualsiasi evento se no si è in compagnia. Sacrilegio!
Che fare, quindi? Se non si può avere un’anima gemella vera allora tanto vale accontentarsi di una finta. E così la nostra dolce e sfortunata eroina s’iscriverà a un’app di incontri e sfiderà la sorte. Nome: Sophie. Età: 25 anni. In cerca di: un finto fidanzato. Primo appuntamento perfetto: al matrimonio di mia sorella, per far morire di invidia tutti i parenti.
Sophie sarà sfortunata sul lato sentimentale ma è anche decisamente bella e gli spasimanti non tarderanno ad arrivare. E tra loro la spunterà Harry, un ragazzo con un passato turbolento e una pazza voglia di amare. Sarà quello giusto? Per finta sì, è perfetto. E se fosse amore vero?

Beth Reekles, dopo The Kissing booth, ci dona una storia dolce, tenera ma a tratti cupa. Nessuna violenza fisica, soltanto cuori straziati che non ne possono più di andare al tappeto e cercare la forza di rialzarsi. Eppure lo faranno.
Personaggi che vedremo come attori in carne e ossa che saliranno sul palcoscenico lanciandoci, anzi, scagliandoci contro emozioni a profusione. E noi resteremo immobili perché vorremo goderle tutte, finanche quelle che, di solito, eviteremmo volentieri. Una storia dedicata ai romantici ma anche ai disillusi. Insomma parole universali che scalderanno il cuore. E lo graffieranno un po’, giusto quel tanto per tenerci vivi. Da assaporare, senza esitazione.