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Storia della letteratura

“È nato! Alleluia!”: testo e analisi della poesia di Guido Gozzano

“È nato! Alleluia!” è una poesia contenuta ne "Le Dolci rime" di Guido Gozzano, pubblicate nel 1937 e dedicate a testi intimi e di natura familiare.

Federica Privitera
Federica Privitera Pubblicato il 24-12-2022
“È nato! Alleluia!”: testo e analisi della poesia di Guido Gozzano

Guido Gozzano è l’autore che viene identificato con la corrente letteraria del crepuscolarismo, i cui esponenti tendono a ridurre la poesia a prosa e cercano un verso che, pur mantenendo il ritmo poetico, rompa con la metrica tradizionale. L’opera di Gozzano più rappresentativa di questa corrente sono I colloqui, ma Guido Gozzano non ha scritto solo poesie che rientrano in questo canone letterario. Meno conosciute sono le rime per i bambini, cioè Le Dolci rime, pubblicate nel 1937, dopo la prematura morte del poeta.

Tra le poesie dedicate all’infanzia di Guido Gozzano figura È nato! Alleluia!, un inno in versi sulla nascita di Gesù. Non ho usato la parola inno a caso: il testo, così per come è stato immaginato da Gozzano, assume le caratteristiche vere e proprie di una canzone. Il componimento, infatti, è stato arrangiato in diverse forme e non mancano versioni musicali di diverso tipo da usare per allietare i momenti di festa nel periodo di Natale.

Per la sua ritmicità e struttura, È nato! Alleluia! si presta inoltre a essere insegnato ai bambini della scuola primaria, sia per far allenare la memoria sia, magari, come recita scolastica nel periodo natalizio.

Ma scopriamo testo, analisi e commento di È nato! Alleluia! di Guido Gozzano.

È nato! Alleluia!: testo della poesia

È nato il sovrano bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!
La notte che già fu sì buia
risplende di un astro divino.

Orsù, cornamuse, più gaie
suonate! Squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!

Non sete, non molli tappeti,
ma come nei libri hanno detto
da quattromill’anni i profeti,
un poco di paglia ha per letto.

Da quattromill’anni s’attese
a quest’ora su tutte le ore.
È nato, è nato il Signore!
È nato nel nostro paese.

Risplende d’un astro divino
la notte che già fu sì buia.
È nato il Sovrano Bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!

È nato! Alleluia!: parafrasi

È nato il sovrano bambino, è nato! Alleluia, alleluia! La notte che inizia a diventare sempre più oscura si illumina di una stella divina. Forza, cornamuse, suonate con maggiore gioia! Campane, suonate! Pastori, massaie, gente vicina e lontana accorrete. (Il sovrano bambino) ha un poco di paglia per letto così come è scritto nelle Sacre Scritture e come hanno detto quattromila anni fa i profeti, non ha un letto fatto di seta o di morbidi tappeti. Da quattromila anni aspettiamo questo momento su tutti gli altri momenti. È nato, è nato il Signore! È nato nel nostro Paese. La notte che inizia a diventare sempre più oscura si illumina di una stella divina. È nato il sovrano bambino, è nato! Alleluia, alleluia!

È nato! Alleluia!: analisi del testo e commento

È nato! Alleluia! è una poesia grazie alla quale Gozzano celebra la nascita di Gesù in un modo semplice e gioioso, accessibile anche ai lettori più giovani. La marca distintiva di questo componimento è la musicalità: già nella seconda strofa (vv. 5/6) vengono citati alcuni strumenti musicali e pare quasi di sentirli suonare come sottofondo nel corso della lettura della poesia.

Accanto alla celebrazione della nascita di Gesù, accompagnato dalla tradizionale iconografia che lo vede affiancato alle stelle e, quindi, lui stesso un astro che brilla nel cielo, troviamo poi un riferimento alle Sacre Scritture, in cui la nascita del Salvatore era stata annunciata (v. 10) addirittura quattromila anni prima della sua venuta sulla Terra.

Nel componimento, poi, non mancano i riferimenti al presepio e alla tradizionale immagine della Natività: ad assistere alla nascita di Gesù accorrono da ogni luogo (v. 8) i pastori e le contadine e il bambinello non avrà altro letto che la paglia di una stalla (v. 12).

Tutta la poesia, dunque, si configura come un canto, accessibile a tutti e di facile memorizzazione visto che le strofe di apertura e chiusura si ripetono, di gioia per la nascita del Salvatore, ideale da cantare in una delle sue versione musicate insieme nella notte di Natale.

È nato! Alleluia!: metrica e retorica

È nato! Alleluia! è un componimento di 20 versi organizzati in 5 strofe da 4 versi ciascuno di lunghezza variabile (ottonari, novenari e decasillabi). I versi sono organizzati secondo lo schema della rima alternata (ABAB) tranne che per la prima strofa che presenta rime incrociate (ABBA).

Proprio l’impianto metrico è atto a favorire la memorizzazione del testo, tanto che infatti le parole più significative si trovano tutte alla fine del verso e in rima tra di loro.

Tra le figure retoriche più significative che vorrei segnalare è il chiasmo tra la prima e l’ultima strofa: queste due strofe presentano, infatti, gli stessi versi quasi a voler diventare un ritornello ma incrociati tra di loro (vv. 1-2 cfr. vv. 19-20) con un’ulteriore inversione tra prima e ultima strofa tra i vv. 3- 4 rispetto ai vv. 17-18 (La notte che già fu sì buia/risplende di un astro divino cfr. Risplende d’un astro divino/la notte che già fu sì buia).

Segnaliamo, inoltre, le altre seguenti figure retoriche:

  • allitterazione: s (vv. 5-6);
  • anafora: alleluia (v. 2), quattromill’anni (vv. 11 – 15), è nato (vv. 1, 2, 15, 16, 19, 20);
  • anastrofe: v. 12 (un poco di paglia ha per letto), vv. 10-11 (ma come nei libri hanno detto/da quattromill’anni i profeti);
  • enjembement: vv. 5-6 (più gaie/suonate!).

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