Scrittore britannico vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, Edward Morgan Forster, meglio noto con le iniziali dei suoi nomi E.M. Forster, è uno degli esponenti più noti del romanzo modernista anche se in Italia, dopo un periodo di visibilità dovuto al passaggio di molte sue trasposizioni filmiche dei suoi più noti romanzi, il nome e le opere dello scrittore sono note più che altro ai cultori della materia.
Affascinato dall’Italia, l’autore ha ambientato molti suoi romanzi e racconti nel nostro paese a cui dava una connotazione di libertà di costumi e di sentimenti contrapposta alla maggiore freddezza e contegno propria dei suoi conterranei.
Il conflitto di classe, le relazioni tra pari e il perbenismo, condanna di quell’atteggiamento ipocrita che già fu denunciato dagli scrittori della tarda epoca vittoriana, sono le tematiche più presenti nella narrativa forsteriana, scevra, come per ogni scrittore modernista, da ordine cronologico e dalla narrazione onnisciente intrusiva.
Una caratteristica della narrazione di Forster è anche l’uso di simboli che non sono di facile interpretazione (vedasi l’episodio misterioso che avviene nella grotta nel romanzo Passaggio in India) e che spesso lasciano perplesso il lettore.
Scrittore omosessuale, anche se per molti anni la notizia rimase celata ai più, Forster ha pubblicato un romanzo su una relazione tra due uomini appartenenti tra l’altro a differenti classi sociali Maurice, uscito però postumo, nonchè una raccolta di racconti che in Italia non ha visto una traduzione The Life to Come and Other stories, dove l’omosessualità è vista come mezzo per superare le differenze sociali (vedasi i racconti ambientati in italia o in Africa dove, tra l’altro la relazione omosex è raccontata con toni sfumati e sottintesi).
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: E.M. Forster: il romanzo modernista
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