Delitti senza determinante causa
- Autore: Bartolone & Messi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Delitti senza determinante causa a firma di Bartolone e Messi, è il secondo libro “apocrifo” della scrittrice torinese Gianna Baltaro, pubblicato dalla casa editrice Golem. Gianna Baltaro è stata una delle prime donne torinesi a occuparsi di cronaca nera, ed è l’inventrice del commissario Martini, fascinoso investigatore che opera nella Torino degli anni Trenta.
Siamo, infatti, a Torino nel 1939:
Torino si esercitava a diventare una città oscurata. Persino i fari degli autoveicoli dovevano essere azzurrati e i semafori dei crocicchi spenti. Era tardi, le strade deserte, il marciapiedi di Palazzo Graneri nero di pioggia. Il tardo autunno torinese era greve di minacce, la più innocua e prevedibile delle quali era rappresentata dall’inverno imminente.
In tale contesto oscuro e difficile, un uomo viene trovato morto in un circolo esclusivo e per pochi. Il cadavere appartiene a Gian Maria Federici, un pittore un po’ stravagante e inquieto:
Sono stato turbato dalla posizione scomposta. Aveva la testa buttata all’indietro e le gambe rigide, pensai subito a un colpo apoplettico, ma mi dovetti ricredere…
Omicidio o suicidio?
Gli fu sufficiente un breve sguardo, che incluse la bottiglia mezza vuota, un flacone scuro e cinque bicchierini di vetro colorato di giallo. Il corpo era rigido, gli arti scomposti, come fosse stata una marionetta di legno gettata a terra. Gli occhi erano aperti, sbarrati: caratteristica insolita, l’uomo aveva un iride di colore blu e l’altra grigia. Solo il volto, dai lineamenti affilati, e aristocratici, era, contrariamente al corpo, rilassato. Però un particolare sopra tutto faceva gelare il sangue: le mani erano completamente rosse.
Chi ha voluto la morte di una persona all’apparenza innocua, che non aveva fatto nulla di che? Seguono indagini volte ufficialmente dal commissario Vito Ferrando, e in via ufficiosa dall’ex commissario Andrea Martini, soprattutto quando si tratta di colloquiare con personaggi illustri che non gradiscono l’intervento della polizia nelle loro vite.
Martini ha lasciato la polizia dopo aver avuto in eredità un grosso podere a coltivazione di vigneto, ma si reca spesso dalla sorella a Torino, e spesso viene chiamato quando si tratta di fare indagini discrete. Lui che:
Una decisione impulsiva, secondo alcuni; per chi lo conosceva meglio, una scelta di indipendenza. Per lo stesso motivo, aveva riservato a se stesso la libertà di seguire, di tanto in tanto, e in via ufficiosa indagini poliziesche particolarmente complesse o delicate, nelle quali la sua esperienza e il suo stile erano ben accetti.
Riuscirà a trovare il bandolo della matassa?
Un giallo che affonda le sue radici nel passato, descritto minuziosamente e con precisione. Pagine bellissime sono dedicate, in questo libro, ad esempio all’invenzione del cinema:
Il cineografo era un libretto che recava su ogni pagina disegni di un singolo soggetto riprodotto, di volta in volta, secondo una sequenza dinamica. Sfogliando rapidamente le pagine, si otteneva l’effetto di figure in movimento. (…) riuscirono a mettere a punto un trabiccolo in funzione di macchina da presa.
Quanta strada percorsa da allora!
Anche la società e le sue caratterizzazioni sono descritte con perizia di particolari, e suscitano, ovviamente, la curiosità del lettore. Un giallo a tutti gli effetti, solo trasposto in un’epoca del passato, diversa, ma non meno affascinante, del presente attuale. Un noir classico per amanti del genere. Un’altra ottima prova per gli amici della scrittrice Gianna Baltaro, che hanno deciso di percorrere la sua stessa strada, da lei intrapresa in ben diciotto libri. Per gli amanti del commissario Andrea Martini una chicca letteraria, per gli altri una lettura di genere ricca di fascino e di misteri.
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Un libro perfetto per...
Adatto a chi ama i noir d’antan.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Delitti senza determinante causa
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