Con passi giapponesi di Patrizia Cavalli

Patrizia Cavalli, voce della poesia contemporanea italiana, nel volume Con passi giapponesi, edito Einaudi e nella cinquina dei finalisti al Premio Campiello 2020, ci regala una sua visione sfaccettata di umanità.
I racconti raccolti nel volume raccontano i vizi e le virtù che ci caratterizzano.
La quotidianità, gli eventi a cui possiamo non dare importanza, pensieri e riflessioni vengono raccontati con un linguaggio estremamente ricercato, in una forma che verrebbe da pensare si possa riservare solo alle più alte emozioni, ai gesti più importanti e profondi.
Patrizia Cavalli ha la capacità con la sua scrittura di elevare il vissuto di tutti i giorni, di dare peso e importanza a tutto quello che riempie le nostre giornate e che ci caratterizza, ci rende unici.

Il primo racconto per me è stato destabilizzante: tuttora non sono convinta di averlo capito fino in fondo e mentre lo leggevo avevo la sensazione che il libro non fosse fatto per me, che non avessi la capacità adatta per comprenderlo fino in fondo, poi man mano che sono andata avanti con la lettura ho iniziato a entrare nel ritmo della scrittura e me ne sono lasciata coinvolgere.
Mi sono ritrovata nel racconto in cui parla dei viaggi in treno e sembra uno spaccato della mia vita, io che sono pendolare per lavoro sei giorni su sette. Mi sono piaciuti molto anche i riferimenti a Roma che si ritrovano in vari racconti, la città che lavorativamente parlando mi ha adottato e che per me ha un fascino unico.

Consiglio questo libro a chi vuole fare un viaggio nelle sfaccettature dell’anima umana alle prese con la quotidianità.