

La gentilezza è un bene sottovalutato, ma molto raccontato in poesia. C’è anche una Giornata Mondiale legata alla gentilezza, il 13 novembre.
Non serve una ricorrenza speciale per ricordarsi di essere gentili, ma una poesia o una frase da condividere possono donare un sorriso a una persona a cui tieni, oppure aiutarti ad affrontare le difficoltà della vita. La poesia di Angiolo Silvio Novaro, dal titolo Ci vuole così poco, ne è un chiaro esempio.
Angiolo Silvio Novaro, autore di “Ci vuole così poco”
Angiolo Silvio Novaro è un poeta ligure. Nato in un paese nella provincia di Imperia nel 1866, ha scritto poesie, romanzi, ha curato traduzioni in italiano e portato avanti un’impresa di famiglia.
Dopo una prima fase in cui scrisse romanzi in stile verista e durante la quale aveva conosciuto anche Giovanni Verga, la sua produzione si concentra su poesie e liriche studiate a scuola fin dagli anni ’50, che lasciano il segno ancora oggi, tra cui Che dice la pioggerellina di marzo? e Ci vuole così poco.
“Ci vuole così poco”: testo della poesia
Ci vuole così poco
a farsi voler bene,
una parola buona
detta quando conviene,
un po’ di gentilezza,
una sola carezza,
un semplice sorriso
che ci baleni in viso.
Il cuore sempre aperto
per ognuno che viene:
ci vuole così poco
a farsi voler bene.
“Ci vuole così poco”: struttura e analisi del testo


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La poesia, che ha 12 versi con un’anafora nei primi 2 versi, che si ripetono come i versi finali, spiega la gentilezza in parole semplici, ma che colpiscono nel profondo. La struttura con i versi uguali aiuta la memorizzazione nei bambini e crea una musicalità, come a ricordare che la gentilezza è un valore universale e infinito. Le rime sono baciate, tranne per i primi quattro versi, con la rima tra il secondo e il quarto verso. La struttura enfatizza così quali sono i gesti che portano a questo grande dono.
Questi gesti vengono ripresi in rime baciate nei versi successivi: “gentilezza/carezza”, “sorriso/viso”. La costruzione tra il “conviene” del quarto verso e di “viene” nel terzultimo indica il termine della lirica e il successivo passaggio alla ripetizione finale, come a dire anche stilisticamente che essere gentile è sempre un vantaggio, e non serve un grande sforzo per metterla a disposizione dell’altro.
Una riflessione sull’essere gentili
Quella di Novaro è una riflessione sulla gentilezza senza tempo. L’autore, anche se vissuto tra Ottocento e Novecento, lascia una piccola perla che parla all’uomo contemporaneo. La gentilezza non ha bisogno di impegno, di tempo, di pensarci sopra; ha bisogno solo della volontà di essere gentili e di un gesto concreto.
Ci vuole così poco è una poesia di piccole cose, dove i versi non hanno bisogno di formule complesse per dare un messaggio di calore. Condividere questa poesia con una persona che sta passando un momento difficile è un gesto gentile, accanto ai tanti che si possono fare ogni giorno. Questo è l’invito del poeta.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Ci vuole così poco” di Angiolo Silvio Novaro, una delicata poesia sulla gentilezza
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