Roberto Calasso è morto il 28 luglio del 2021. Lo stesso giorno era prevista l’uscita in libreria dei suoi due ultimi libri, editi entrambi dalla casa editrice Adelphi: Bobi e Memè Scianca.
In Bobi, Calasso racconta alcuni aspetti della vita e della personalità di Roberto Bazlen (Trieste, 10 giugno 1902 – Milano, 27 luglio 1965), un intellettuale difficile da definire che è stato fra i fondatori di Adelphi, casa editrice che Calasso ha diretto dal 1971.
Bobi Bazlen nel libro di Roberto Calasso
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Bobi Bazlen fu un intellettuale ineffabile, misterioso e ammirato dai pochi che lo conoscevano; fra questi c’era Roberto Calasso che per anni ne ha parlato con lo stesso atteggiamento misterico che Bazlen aveva in vita, fino a questo libro, che non rivela altro che la capacità dell’autore di raccontare la forza intellettuale di Bazlen.
Il non detto, ciò che è implicito, era una caratteristica di Bobi, un suo modo per parlare dei libri oltre i libri e lo è in parte anche in questo ritratto che Calasso dedica al suo amico andando oltre la semplice biografia. E, infatti, anche dopo aver letto il libro, Bazlen rimane una personalità ineffabile mentre la scrittura di Calasso riempie ogni sfumatura, trasportando il lettore verso un’idea del modo in cui si cercano i libri. E questi suoi ricordi sono anche la spiegazione magica di come la casa editrice Adelphi è nata grazie all’ingegno di poche persone e alla capacità di Bobi di dialogare con i libri intuendone la forza e la capacità che questi magnifici oggetti hanno di dialogare fra loro. In fondo i buoni libri, come ha dichiarato Calasso in un’intervista di qualche anno fa, sono accessibili a tutti e l’Adelphi, che pubblica libri solo in apparenza elitari, in realtà svolge un lavoro davvero raro nell’editoria europea: rendere accessibile ciò che è di qualità.
La figura di Calasso e l’operato della casa editrice hanno dunque una breve ma fondamentale radice nel lavoro intellettuale di Roberto Bazlen, questo sconosciuto profeta che ha saputo cercare i libri fondamentali in un’Italia culturalmente interessante, ma ideologicamente troppo divisa e dove la cultura era appannaggio spesso di partitismi. Il taoista Bazlen non si preoccupava minimamente di ciò e cercava, invece, di impostare un lavoro editoriale molto al di là del contingente. Leggendo con attenzione questo libro si intuisce la forza di un intellettuale che non voleva apparire, ma voleva essere.
Recensione del libro
Bobi
di Roberto Calasso
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chi era Bobi Bazlen, l’intellettuale tra i fondatori di Adelphi
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