Natale è passato da così poco tempo, che se si vuole parlare delle baby gang di Napoli (obbligati dall’ultima notizia, che racconta di giovani che hanno minacciato con lunghe catene un gruppetto di coetanei all’entrata di una stazione della metropolitana) non si può fare a meno di cominciare ricordando quelli che hanno abbattuto, rubato e distrutto tre volte l’abete collocato nella centralissima galleria San Carlo, al punto che l’anno prossimo l’abete più che piantato sarà piantonato.
La scrematura è quella di una massa di ragazzi che hanno 14, 15, 16 anni, descritti col
“volto da bambino ma col ghigno dei vecchi la camminata dei padroni, gli occhi cattivi della strada, e sempre qualcosa che gli gonfia la tasca: un coltello se va bene; una pistola se va male”.
Anche se la scuola dei vicoli appare un ottimo corso di formazione per la camorra, questa non li vede di buon grado:
“fanno casino, attirano poliziotti e giornalisti e rovinano l’economia del vicolo, dove la pace è fragile”
Il giornalista Giancarlo Santalmassi descrive così quanto sta succedendo nei vicoli di Napoli, nelle metropolitane, in centro e nella periferia più degradata. È un fenomeno drammatico che sta mettendo a rischio la convivenza civile e la democrazia stessa nel fragile tessuto della società napoletana, ma non solo.
Il fenomeno sembra dilagare in tutt’Italia, se in Veneto è stato dato fuoco ad un senzatetto nell’auto dove dormiva, da due minorenni.
L’unico rimedio che mi sento di suggerire è lo strenuo combattimento contro la dispersione scolastica, ma a scuola i ragazzi devono poter trovare un ambiente stimolante, aggregante, interessante.
Cosa meglio di libri giusti può aiutare insegnanti motivati e ragazzi in cerca di storie coinvolgenti a fare un salto di qualità, inseguendo la legalità? Almeno qualche titolo, di libri pubblicati dalla romana Sinnos, potrebbero essere utili strumenti per tentare di uscire dalla gabbia della violenza, fatta o subìta, dai teenagers napoletani:
Il fumetto di Patrizia Rinaldi e Marta Baroni “Adesso scappa”, nel quale Maddalena, la sfigata, è insidiata da Zago e la sua banda di ragazze tremende; il libro illustrato con bei disegni di Sergio Riccardi “Salvo e le mafie”, di Riccardo Guido: Falcone, Borsellino, Buscetta, Impastato, Don Ciotti, Pio La Torre… non solo nomi, ma storie ben raccontate e altrettanto ben illustrate.
Capa gialla e la sua gang di bulli oltraggiano il piccolo Angelo, che deve iniziare la terza media in una nuova città e ha paura: di questo parla il libro di Patrizia Rinaldi dal titolo “Federico il pazzo”, illustrato da Federico Appel.
Ci sono poi buoni maestri, come ad esempio Marco Martinelli, che a Scampia, quartiere divenuto tristemente famoso, ha portato il Teatro delle Albe: secondo Marco Paolini, il lavoro di Martinelli con gli adolescenti coinvolti nei suoi progetti teatrali sperimentali, è una di quelle esperienze capaci di cambiare radicalmente la vita degli adolescenti. Il libro si intitola “Aristofane a Scampia”, edizione Ponte alle Grazie.
Infine “Il rischio” della giornalista Chiara Lico, è un ottimo esempio di come un maestro, in questo caso il professore Claudio, coinvolgendo i ragazzi nel sogno di un circo, ne possa trarre la parte migliore e più creativa.
“Un romanzo teso come il filo sull’abisso”
metafora efficace per raccontare il vero baratro che si apre di fronte ai ragazzi della periferia campana, tra agguati e boss, tra abbandono scolastico e genitori collusi con il malaffare; bravi insegnanti e buoni libri, l’unica vera speranza.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Baby gang e libri: consigli di lettura per inseguire la legalità
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