La vita in carcere nel libro “Il Gabbio. Storie di umanità reclusa” dello psicologo Gianluca Biggio

Nuova stagione di letture e di incontri alla libreria indipendente Koob di Roma. Sabato 4 ottobre è stato presentato il libro Il Gabbio. Storie di umanità reclusa di Gianluca Biggio, psicologo e psicoterapeuta, che per anni ha lavorato nella Casa circondariale di Regina Coeli, il più antico e noto carcere romano.

Edito da Mimesis nel 2024, Il Gabbio non è un saggio, ma un libro di narrativa.

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Attraverso i diciannove capitoli del libro, l’autore ha raccontato aneddoti, atmosfere, personaggi, interventi terapeutici, incontri con un mondo, quello dei “ristretti”, come vengono denominati i detenuti, che apre uno squarcio nella società e che un’analisi attenta riesce a consegnare alla gente che sta “fuori” del meccanismo del carcere.

Durante la presentazione, l’autore si è soffermato nel dialogo con i lettori su alcuni aspetti specifici della vita in carcere: gli odori che si sentono, il rapporto con i guardiani, con la burocrazia, con i medici e gli infermieri, il dolore cocente che molti provano, la possibilità di una redenzione, rara ma possibile, le ferite che molti si infliggono per sentirsi vivi, per essere visti/ trovati. Nella logica del carcere esiste un ordine che gli stessi ristretti si danno: ecco allora la gerarchia nelle celle, dove “lo zio”, il più anziano e autorevole, tiene ordine; poi c’è il cuoco, che cucina manicaretti per tutti, dato che solo i più poveri mangiano il cibo passato dall’amministrazione. Biggio ha parlato del rapporto tra italiani e stranieri dentro le mura del carcere e ancora delle caratteristiche psicologiche di molti detenuti: quelli a cui il carcere “gli arimbalza” (n.d.r. espressione in romanesco per esprimere che "non ne sono toccati, non crea loro disagio"), quelli che rischiano il suicidio, quelli che vivono Regina Coeli come una porta girevole, da cui si esce e si rientra, quasi fosse una specie di casa/rifugio. Molte domande dal pubblico, molto interesse per questo libro denso di spunti e originale nell’impianto.