L’artista Long-Bin Chen ha all’attivo una straordinaria galleria di busti e statue del tutto simili agli esemplari antichi: in rete sfilano le immagini di personaggi storici, figure mitologiche o ritratti di contemporanei che portano la sua firma. Il più recente è Albert Einstein realizzato nel 2024, ma ci sono anche Barack Obama e Ludwig van Beethoven o la riproduzione del gruppo scultoreo del memoriale di Mount Rushmore, negli Stati Uniti, dedicato ai presidenti americani. La particolarità? Le sue statue sono tutte da leggere. Nato nel 1964, l’artista con base in Taiwan utilizza una tecnica che unisce creatività e originalità, portando ad un nuovo livello l’utilizzo dei libri.
Chi è Long-Bin Chen
Long-Bin Chen si considera un nomade dell’arte che si sposta per creare o diffondere la sua personale interpretazione della contemporaneità. Nei suoi viaggi o incontri incorpora culture, idee, tradizioni e li restituisce attraverso le opere, favorendo una sorta di globalizzazione culturale improntata alla tolleranza e al rispetto reciproco. Molteplici sono i messaggi veicolati. Primo fra tutti la lotta agli sprechi, a favore del riutilizzo dei materiali per nuovi scopi. Ma c’è anche la riscoperta della lentezza del gesto creativo, contro la velocità di consumo della società contemporanea. Per comunicare Long-Bin Chen usa il mezzo di diffusione culturale per eccellenza: il libro stampato che rivendica il suo ruolo, a fronte della crescente affermazione delle nuove tecnologie nel campo dell’informazione.
Le sculture leggibili sono esposte nelle principali gallerie d’arte e nei musei di tutto il mondo con mostre negli Stati Uniti, in Cina, Giappone, Taiwan e a Roma, in Italia. E, ovviamente, spopolano anche in rete, dando vita ad una fantastica collezione.
Le opere di Long-Bin Chen: tra Oriente e Occidente la carta diventa marmo
A suggerire l’idea del marmo o del legno sono in realtà le pagine ingiallite di libri, giornali, guide del telefono in disuso: materiale stampato altrimenti destinato in discarica che trova una nuova vita. Il trucco c’è e si vede. Osservando il retro delle sculture si scoprono i dorsi dei libri utilizzati. Per lo più si tratta di opere a tema. Per la testa del Buddha ad esempio l’artista ha scelto vecchie guide del telefono della città di New York, in una singolare unione tra Occidente e Oriente: un modo per includere i nomi di numerosissime persone all’interno dell’opera, affidandole idealmente alla protezione del Buddha.
Con abilità da ceramista, Long-Bin Chen rinnova la millenaria tradizione della lavorazione della carta di casa in oriente. Scava ed intaglia colonne di libri, ricavandone forma sinuose, curve o spazi convessi, senza rinunciare alla precisione dei dettagli.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le sculture tutte da leggere dell’artista Long-Bin Chen
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