Una strana bambola. Bologna cerca verità e vendetta di Paola Zaccheroni

Paola Zaccheroni è una professionista nel campo della comunicazione e delle pubbliche relazioni. Originaria di Meldola, sulle colline bolognesi, vive da tempo a Bologna, dove si è laureata in Lettere moderne. Ha collaborato con il centro di poesia contemporanea dell’università di Bologna e nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo, intitolato Giovanna e la tempesta verticale. Oggi torna in libreria con un giallo avvincente intitolato Una strana bambola. Bologna cerca verità e vendetta, edito dalla casa editrice Mursia nel gennaio 2025.

A Bologna, alle Case Rosse,

di bello, non avevano neanche il colore. Lontano dal centro e dai portici, e dei tetti di cotto, dalle torri e dalle piazze antiche, lì Bologna consisteva in tre parallelepipedi giganti, infilati uno dietro l’altro, montati su piedoni di calcestruzzo in modo che al posto del piano terra ci fosse un bel niente, buio e lastricato di asfalto, per farsi male di giorno con i pattini e lo skateboard e farsi male di notte con le siringhe, le polveri e le bottiglie. Per morire, qualche volta, dentro un sacco a pelo fetido o una coperta di cartoni.

Una prostituta viene trovata impiccata in casa sua:

la morta sembrava davvero una strana bambola, con la faccia gonfia, il rossetto viola sulle labbra enormi, il corpo rigido sul quale il vestito di poliestere rosa lasciava scoperto un seno troppo florido che contrastava con tutta quella gravità che le aveva spezzato il collo.

Suicidio, dunque. Forse stufa di quella vita così incerta e a tratti anche violenta, la donna ha preferito togliersi la vita. Eppure qualcosa non quadra, a cominciare dalle stesse modalità del suicidio, come afferma lo stesso medico legale:

Causa della morte è l’asfissia da impiccamento, avvenuta però con la donna in stato di incoscienza. Dalle tracce pare che, dopo una breve colluttazione avvenuta nel corridoio d’ingresso, l’omicida abbia violentemente sbattuto la testa della vittima contro la parete. Dopodiche ha proceduto all’esecuzione.

Ad indagare due ispettori, che più diversi non potrebbero essere: Michele Venturi e il suo collega Amadio. Riusciranno a scoprire il colpevole?

Un giallo classico, le cui indagini sono portate avanti da chi è indicato a compierle, ovvero professionisti dell’indagine come i poliziotti. Un romanzo che racconta una storia ai margini, cui protagonisti sono persone sofferenti, con tanti segreti e misteri esistenziali. Ed è giocoforza, in un’indagine di questo tipo, tornare indietro nel tempo, a un passato che nasconde buio profondo e colpe ataviche.
Tuttavia la trama è molto ben congegnata e compatta, ricca di colpi di scena inaspettati che ribaltano spesso le verità finora scoperte. I personaggi sono ampiamente descritti, anche da un punto di vista intimo e intimistico, e le storie narrate di ognuno di loro attraggono fortemente il lettore amante del genere. Un ottimo libro, vivamente consigliato a chi ama le storie noir in genere. Molto intrigante e avvincente fino all’ultima parola.