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Libri da leggere e regalare

Un libro per Amatrice: “L’altra notte ha tremato Google Maps” di Michela Monferrini

Google Maps non segue gli eventi in tempo reale ma ferma quegli stessi luoghi nel momento in cui sono stati fotografati e li restituisce ancora vivi, integri agli occhi di chi vuole rivederli anche quando un terremoto li ha cancellati inesorabilmente.

Alessandra Stoppini
Alessandra Stoppini Pubblicato il 08-12-2016

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Un libro per Amatrice: “L'altra notte ha tremato Google Maps” di Michela Monferrini

Dal 10 dicembre sarà disponibile in libreria “L’altra notte ha tremato Google Maps” (Rrose Sélavy Editore, 2016, Collana Il Quaderno Ready Made, introduzione di Dacia Maraini, illustrazione di copertina Gianluca Folì, pp. 128, euro 10,00) di Michela Monferrini, che racconta una storia tremenda, dolorosa, in maniera delicata e intelligente.
I diritti d’autore del volume andranno all’Associazione di Amatrice L’alba dei piccoli passi che si occupa dei bambini e dei ragazzi traumatizzati o colpiti dal sisma che ha raso al suolo Amatrice il 24 agosto 2016.
Con una scrittura che scorre su più registri, tra riflessioni, dialoghi, ricordi, desideri, mescolando a volte il tempo, per non far accadere ciò che è stato, per immaginarlo “normale”, Michela Monferrini ha voluto ricostruire con le parole, ridando una forma (che diventa voce, la sua, e più voci, quelle degli altri) a tutto ciò che il sisma ha cancellato.
Nell’Introduzione al testo intitolata “Le parole e le immagini vivono prima e dopo di noi”, Dacia Maraini scrive che

“nella tragedia tutto è già accaduto. I personaggi narrano quello che è ormai successo, nulla può cambiare. Il tempo e lo spazio sembrano unirsi e annullarsi l’un l’altro, il presente è solo racconto”.

Ma in questa tragedia,

“c’è un nuovo punto di vista, tutto può cambiare per effetto di una realtà virtuale, quella di Google Maps, che non segue gli eventi in tempo reale, ma ferma quegli stessi luoghi nel momento in cui sono stati fotografati e li restituisce ancora vivi, integri agli occhi di chi vuole rivederli anche quando un terremoto li ha cancellati inesorabilmente”.

È un bambino che racconta questa storia, l’autrice romana gli ha dato il nome di uno dei bambini che hanno perso la vita con i propri nonni sotto le macerie di Amatrice: Giordano. Scrive Monferrini che

“il terremoto del 24 agosto, per il periodo e il luogo in cui è avvenuto, è soprattutto una storia di nonni e nipoti”.

Giordano, il protagonista del volume, con l’affetto e la tenerezza di cui solo i bambini sono capaci, presenta questa nonna ormai inerme, quasi cieca, con la badante venuta dall’Est, poca voglia di nutrirsi, ma tanti ricordi. Per restituirle un po’ di quella vita lontana che Giordano prende il computer, apre Google Maps, scrive nella casella di ricerca quella parola che adesso sta per un grande vuoto: Amatrice.

La trama del romanzo

“In diretta da Amatrice”. La nonna di Giordano non capisce cosa stia andando in onda, ma legge il nome del paese e comincia a ricordare le giornate trascorse in quei luoghi, le gite in motocicletta appena sposata, i pranzi nelle trattorie. Vorrebbe tornare lì, per qualche ora. Non sa che dopo il terremoto del 24 agosto 2016 Amatrice non esiste più. Ma come si può portare qualcuno che non cammina in un paese che non c’è? Inizia così il viaggio in poltrona di Giordano e sua nonna dentro Google Maps, dove tutto è ancora in piedi.

“La memoria non si cancella, ci dice saggiamente l’autrice. Sono quelle strade che vediamo disegnate diligentemente sulla carta, che ci raccontano, come i canti della terra di Bruce Chatwin, che le parole e le immagini vivono prima e dopo di noi, in un eterno presente dai significati misteriosi. E Google Maps ce lo rammenta poeticamente”.

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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Un libro per Amatrice: “L’altra notte ha tremato Google Maps” di Michela Monferrini

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