The Woman in Me di Britney Spears

Il fulcro di questa storia è la voce. Britney Spears non ha certo bisogno di presentazioni: la ragazza acqua e sapone che è stata il volto degli Anni 90. I lustrini, le ciocche di capelli colorate, i top sempre un po’ rosa e i jeans sempre a vita bassa. Gli anni in cui se cantavi musica pop, non potevi anche non ballarla. Britney Spears faceva ballare tutta la sua generazione, grazie alla sua voce.

Tuttavia, i sogni di una ragazza appena sedicenne, prima o poi, devono fare i conti con la realtà. Il mondo dello spettacolo non fa sconti a nessuno e certo non reputa la fatica un vanto d’onore. Non sta a guardare i viaggi in macchina di una dodicenne che, dalla Louisiana, si sposta nella Grande Mela per dei piccoli spettacoli a Broadway. Non considera la rinuncia agli amici, all’innocenza e all’essere bambina. Infine, non gli importa certo dello stress psicologico e del continuo confronto con le altre “rivali”, inconsapevoli tanto quanto lei. Allo spettacolo sopravvivono solo i più forti e se hai una voce, devi donarla a lui. Ciò che dirai dovrà essere in funzione dello show.

Britney, nata ben lontana dalle luci dei riflettori, lo viene a sapere ben presto.
I giornali non sembravano interessati al fatto che desse una mano in casa, aiutando economicamente la famiglia e riparando i debiti accumulati dal padre alcolizzato. Loro volevano sapere della sua storia con Justin Timberlake, allora membro della band NSYNC. Ciò a cui la voce di Britney doveva rispondere erano domande come “Hai il seno rifatto?”, “Come mai è finita con Justin?”, “Lui sostiene che tu l’abbia tradito, come rispondi a questo?” oppure “Le mamme d’America ce l’hanno a morte con te, pensavano fossi vergine! Non credi di dare il cattivo esempio?”.
“Esempio”. Lei non voleva essere questo. Lei voleva essere sé stessa e voleva amare. Eppure l’amore non sembrava contraccambiarla. Gli uomini nella vita della cantante sembravano condividere la stessa ipocrisia dello show business e, proprio come quest’ultimo, volevano impadronirsi della sua voce.
È stata la nascita dei figli Sean Preston e Jayden James ad avvicinarla alla fede. Secondo Britney, Dio era l’unico a vederla per quella che era davvero e, durante le due gravidanze difficili accanto ad un uomo violento, solo la preghiera le ha dato la forza di arrivare fino in fondo.
Eppure, il momento in cui più avrebbe avuto bisogno di pregare sarebbe arrivato molto dopo, quando la famiglia che lei aveva mantenuto aveva deciso di voltarle le spalle. La sera in cui suo padre aveva pronunciato le parole “da oggi Britney Spears sono io”. Da quel momento era iniziato il “conservatorship” della pop star.
Dichiarata incapace di intendere e di volere, i figli le erano stati allontanati e il padre era stato nominato suo tutore. Era lui a controllare i soldi, la reputazione, l’immagine della figlia. La donna era tornata una bambina, privata della sua voce di nuovo.
Di cantare ciò che voleva non se ne parlava, nemmeno di mangiare qualcosa che suo padre non approvasse. Figuriamoci vestirsi come voleva, andare a fare un viaggio o prendere integratori vitaminici. Questi ultimi le erano già costati due mesi un ospedale psichiatrico.

Il “conservatorship” è durato 13 anni, fino a che i primi cartelli “Free Britney” non sono scesi in piazza: la rivoluzione. La voce torna a cantare.
The Woman in Me (Longanesi, 2023, traduzione di Paolo Lucca e Giuseppe Maugeri) è la rinascita di Britney Spears. Ciò che il libro vuole raccontare è la testimonianza del periodo più buio di una delle donne con maggior influenza mondiale. Sarebbe il caso di dire uno di quei cliché come “non è tutto oro quel che luccica” o “anche i ricchi piangono”, ma risparmiamoli. Nel libro se ne trovano già molti!
Va ammesso che la scrittura non è certo degna di un Nobel, forse nemmeno di un banale concorso di scrittura creativa a dir la verità, ma fa ciò che promette: aggancia il lettore curioso che muore dalla voglia di sapere. Inoltre, a lettura terminata, si va a perdere un po’ della frivolezza con la quale si era iniziata. La compassione del lettore è ben stimolata.