Tenebre e ossa di Leigh Bardugo

Cercare un fantasy young adult che sia allo stesso tempo ben scritto, coinvolgente e non banale può rivelarsi più complesso del previsto. Almeno finché non ci si imbatte in Tenebre e ossa. GrishaVerse scritto da Leigh Bardugo (Mondadori, 2020, trad. R. Verde).
Alina è solo una bambina orfana agli occhi di molti, quando insieme a Mal, suo grande amico, viene arruolata nell’esercito di Ravka. Il regno da sempre pacifico e molto potente è da tempo assediato da un’oscura potenza maligna indicata come Faglia d’Ombra. La Faglia è una zona caratterizzata da un’oscurità quasi impenetrabile che per posizione geografica spacca in due il regno di Ravka.

Durante una missione che prevede l’attraversamento di questa zona d’ombra, Alina scopre di essere una Grisha, una creatura magica molto potente. Inizia così un addestramento intenso che la metterà alla prova sotto molteplici punti di vista e che la condurrà a separarsi da Mal, di cui è innamorata. Tuttavia ben presto le sue decisioni influenzeranno non solo la sua vita, ma anche quella di chi le sta intorno.

Tenebre e ossa parla quindi di tutte quelle tematiche che negli young adult sono un must, quei dettagli che quando vengono meno rendono l’intero racconto noioso, banale e poco attraente per la maggior parte dei lettori.
Il libro è il primo di una trilogia e riesce in 240 pagine a fondere un insieme molto eterogeneo di elementi tipici del Fantasy, un’ambientazione curata e una trama coinvolgente.

Il punto che più di tutti merita una menzione è l’uso accurato della magia. Gli elementi magici sono disseminati qua e là senza eccedere e in diretta conseguenza senza diventare noiosi o utilizzati per arricchire buchi di trama. In Tenebre e ossa, Bardugo riesce a inserire la magia senza abusarne, senza renderla stopposa o inutile.
I personaggi, al di là di un paio di cliché piuttosto palesi, sono ben caratterizzati, tutti hanno una motivazione di esistere nel racconto e non sono semplici comparse nel grande gioco della vicenda. Compiono scelte sensate, si muovono con naturalezza e interagiscono come fossero reali. Hanno paure, insicurezze... Insomma non sono quei personaggi troppo "puliti", cavalieri senza macchia, che molto spesso si vedono negli young adult.

Ho apprezzato la trama, in grado di regalare piccole perle e momenti di suspense senza scadere nell’ovvietà. Certo una trama sullo stesso filone ora la aspetto anche dal secondo volume della saga, uscito il 19 gennaio 2021 sempre per Mondadori.
Leigh Bardugo è un’autrice che ha avuto grande riscontro dal pubblico internazionale per la duologia di Sei di Corvi e non a caso il Times l’ha inserita al primo posto tra gli autori di fantasy. Presto, si spera, Netflix proporrà una serie TV proprio sul GrishaVerse, l’universo creato dalla sua penna.