Innocenzo Cipolletta, da poco presidente dell’AIE, associazione guida degli editori italiani, rilascia un’interessante intervista a Raffaella de Santis pubblicata sulla pagina di cultura de la Repubblica con il titolo Servono incentivi alla lettura.
Oltre a rilevare che le nuove carte della cultura per i giovani sono state tagliate, mentre cresce il prezzo della carta e le sfide dell’intelligenza artificiale pongono seri problemi al mondo dell’editoria, Cipolletta conferma la classifica che vede l’Italia ancora molto indietro nella lettura rispetto ad altri paesi europei.
In particolare forte è il divario tra Nord e Sud. A questo squilibrio si cerca di sopperire con la nomina dell’editore Rubettino per la promozione della lettura nel Mezzogiorno.
Ma siamo sicuri che tutto questo serva effettivamente a incentivare la lettura?
L’intervista di Innocenzo Cipolletta su Repubblica
In quanto alla discussa sostituzione di Marino Sinibaldi al Cepell (Centro per il Libro e la Lettura) e alla nomina dello sconosciuto Monti Buzzetti Colella, l’intervistatrice Raffaella De Santis chiede se le persone facciano la differenza in un ambito dove le competenze specifiche hanno un posto rilevante. Cipolletta risponde che, più che le persone, servono le risorse, che al momento sono molto diminuite.
Incentivare alla lettura? Ecco delle buone pratiche
Nell’articolo non si fa cenno ad alcuna strategia specifica posta in atto per incentivare davvero la lettura.
Penso a quanto poco spazio viene dato ai libri nei media, nelle varie tv: vedo presentare libri solo nei talk-show, per dare visibilità a giornalisti e politici che non ne avrebbero davvero bisogno.
I libri di autori esordienti, quelli pubblicati dai piccoli editori, le librerie indipendenti, le biblioteche scolastiche, i gruppi di lettura, il passaparola fra lettori; tutte queste buone pratiche per rendere più fruibile il mondo dei libri sembrano esulare da chi al governo e nelle Istituzioni preposte non sembra volerne sapere.
Non basta che l’Italia sia ospite quest’anno alla Buchmesse di Francoforte per invertire una rotta di scarso interesse per la lettura come pratica quotidiana, come patrimonio di ricchezza personale.
Leggere a scuola, leggere in libreria, leggere in biblioteca, discutere dei libri letti, scambiare consigli di lettura, suggerire siti, come il nostro Sololibri.net, che hanno messo al centro il mondo dei libri e dei lettori, ecco a cosa sarebbe importante dare maggior risalto.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Servono incentivi alla lettura” dice il nuovo presidente AIE: una riflessione sul tema
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