Pilgrim di Terry Hayes

Pilgrim di Terry Hayes, pubblicato da Rizzoli a novembre 2013, è un libro che una volta iniziato a leggere non puoi più abbandonare. Le prime pagine s’impongono come un susseguirsi di scene cinematografiche, altamente cariche di suspense e pronte, grazie alla maestria dell’autore, a stuzzicare la curiosità e soprattutto alimentare la “sete” del lettore spinto a voler scoprire cosa si celi dietro il mistero iniziale. Hayes è un noto sceneggiatore britannico e Pilgrim è il suo primo romanzo che rientra, volendosi attenere alla classificazione per tipologie narrative, nel fanta-thriller in cui si mescolano storie di spionaggio e di mistero.

Chi è Pilgrim? E’ il nome di un ineccepibile agente segreto americano, dalle grandi doti e dalla ferrea volontà che, dopo la tragedia dell’11 settembre, decide di ritirarsi a vita privata e, nonostante sia ancora molto giovane, rinchiude la propria esistenza nel più assoluto anonimato e nella più distaccata indifferenza. Ma c’è una cosa che gli costerà la sua tranquillità e soprattutto la tanto desiderata pace fuori dal mondo: un libro, nient’altro che un manuale, scritto da lui stesso, in cui egli s’impegna ad analizzare i crimini perfetti e a presentare altresì una cospicua analisi delle menti in grado di compierli.
Quel libro segnerà il suo rientro nel mondo dello spionaggio, ma questa volta per combattere un nemico che intende distruggere l’intera umanità.
Il detective americano Ben Bradley, dai modi alquanto discutibili e dal viso sempre tirato senza mai un sorriso, lo rintraccia proprio attraverso quel manuale maledetto e lo coinvolge nella risoluzione di un omicidio che apparentemente sembra così perfetto da essere definito proprio “omicidio da manuale”.
Questa definizione calza a pennello non appena il protagonista, il cui nome vero è Scott Murdoch, si rende conto che l’omicida ha seguito alla lettera tutto quello che lui aveva analizzato nel manuale, creando così un delitto senza nemmeno un passo falso e soprattutto con l’intento di voler lasciare chiaramente un messaggio. Infatti all’interno della camera d’albergo in cui viene ritrovato il cadavere c’è proprio quel manuale. Una giovane donna viene trovata nella vasca da bagno piena di acido, senza più impronte digitali e senza più i denti. L’assassino, quindi, segue alla lettera tutte quelle regole immaginarie che Scott ha senza volerlo disseminato nel suo manuale, creando una morte perfetta senza che ci sia neanche un elemento che possa ricondurre a lui. O lei? Scott è convinto che sia una donna e questo non è altro che l’inizio…

Le prime pagine scorrono come se niente fosse, si iniziano a leggere e velocemente si è trascinati all’interno di quella stanza, faccia a faccia con la morte, respirando l’aria asfissiante del macabro delitto e dell’astuzia più formidabile. Lo stile descrittivo di Hayes è magistrale, il modo in cui racconta quello che il protagonista pensa e vede man mano che si ritrova davanti tutta la scena è straordinariamente reale, incalzante, intenso, vero.

La narrazione è in prima persona e siamo nella mente del Pellegrino: siamo dentro e non ne usciamo più, catturati dal tono colloquiale e diretto con cui sembra parlarci e la storia diventa un groviglio di sensazioni, di osservazioni, di ricordi che cominciano a mescolarsi e a dare vita a un thriller che non ha niente in comune con tutti gli altri. Scott si troverà coinvolto in qualcosa di così grande da mettere in gioco tutti i suoi valori, ogni sua fede e credenza. Si scontrerà con un uomo, chiamato il Saraceno, che appare tanto grandioso quanto così potente nella sua immensa fede e nella sua volontà. Un musulmano che in nome di ciò in cui crede vuole sterminare l’intera umanità attraverso un vaccino che diventerà un’arma tanto pericolosa quanto mortale. E’ inevitabile durante lo scorrere della trama il confronto tra i due personaggi principali, Pilgrim e il Saraceno, stessi uomini, stessa forza, stesse esperienze, stessa determinazione e stessa fede: amore, famiglia, Dio.

Il musulmano sogna un genocidio di massa in nome della sua fede smisurata, ma il pellegrino sarà altrettanto forte in ciò che crede per fermarlo?

Pilgrim non è il solito thriller, non è la solita storia di corse contro il tempo, di minacce da sventare, è un connubio di molti fattori che rendono la lettura mai noiosa e, nonostante la mole del libro, si continua a leggere fino alla fine per scoprire la verità.
Con uno stile semplice ma accattivante, eccitante al punto giusto da far sì che il lettore si lasci prendere dal ritmo veloce, dai numerosi spostamenti dei personaggi in giro per il mondo e dall’esplorazione necessaria della loro personalità e psicologia, l’autore ci conduce all’interno di un gioco diabolico fatto di morte, vita e soprattutto rinascita. Scott alias Pilgrim è un uomo fantasma, non è nessuno, non è mai stato nessuno. Neanche i genitori veri lo hanno allevato, è cresciuto con genitori adottivi e ha sempre finto una personalità e una felicità che non potevano appartenergli. Anche da spia ha continuato a vivere nell’anonimato, indossando maschere e predicando falsità e bugie, perché era un agente segreto, perché doveva combattere, doveva uccidere e per primo aveva ucciso se stesso. Aveva ucciso chi era. Un uomo senza volto, senza nome, senza storia, così come l’altro, il nemico, il fondamentalista musulmano tanto spaventoso nella sua pazzia quanto profondamente convinto della sua verità. Due realtà a confronto, due personaggi che ti prendono e non ti lasciano fino al punto da comprendere ogni ragione, anche quella più folle perché persino dietro il desiderio di morte può esserci dignità.

Sullo sfondo di un mondo che non ha più confini, sulla scia di spostamenti, indagini, sparatorie, intrighi e misteri irrisolti, due uomini imperfetti nella loro umanità, maledetti per le ferite insidiate nelle loro anime, vi mostreranno quanto un libro, a volte non è solo un libro, è una scelta di vita, una serie interminabile di esperienze, di sogni infranti e di bugie, una rinascita dopo una fine. Non lasciatevi ingannare dalla trama che può apparire banale, densa di fatti già detti e sfruttati. E quando finalmente avrete questo libro davanti dimenticate lo spionaggio e tutte quelle storie a cui i soliti libri ci hanno abituato, al resto ci penserà, lui, Pilgrim, fidatevi.